La Nuova Sardegna

I dati

Lezioni al freddo in 72 scuole della Sardegna

di Salvatore Santoni
Lezioni al freddo in 72 scuole della Sardegna

La mappatura di Open Polis sulle banche dati del ministero dell’Istruzione: soltanto il 90% degli edifici ha un impianto di riscaldamento

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Sassari Il funzionamento degli impianti di riscaldamento è una delle questioni più rilevanti per monitorare la qualità dell’esperienza scolastica di studenti, insegnanti e personale della scuola. Soprattutto in questo periodo, che l’autunno lascia spazio all’inverno e stare tra i banchi senza un minimo di tepore è un’esperienza poco piacevole.

La mappa In Sardegna ci sono 72 edifici scolastici privi di impianto di riscaldamento. È questo il dato principale che emerge dall’analisi diffusa nei giorni scorsi dalla fondazione Open Polis, che li ha elaborati in base a quelli disponibili nelle banche dati del ministero dell’Istruzione. Nell’isola, 1480 scuole su 1647 hanno un impianto di riscaldamento. Per altri 95 i dati non sono disponibili, e non è quindi possibile stabilire le lezioni si tengano al caldo o meno. In termini percentuali significa che in quasi il 90% delle scuole sarde si sta al caldo. Anche se il censimento tiene conto soltanto della presenza o meno degli impianti. Tradotto: in certe scuole potrebbero esserci ma avere problemi di funzionamento. Il dato da tenere sott’occhio è quel 10% che manca all’appello, formato da 167 scuole, dove si annidano le criticità.

Le città La città “polo” di Sassari conta 94 scuole, di queste 84 sono riscaldate (89,4%) mentre 8 non lo sono e 2 edifici non hanno dati disponibili. Da un capo all’altro dell’isola si arriva a Cagliari, altra città “polo”, che ha 119 scuole di cui 115 con impianti di riscaldamento (96,6%), soltanto una senza e 3 con dati indisponibili. Anche Oristano è una città “polo”: su 37 scuole totali, 35 sono riscaldate (94,6%). Una scuola non ha impianti e un’altra non ha dati a disposizione. A Nuoro, considerato un comune “periferico”, su 54 scuole sono 47 quelle riscaldate (87%), 3 quella al freddo e 4 quelle che non hanno dati disponibili. Tra le grandi città, l’unica a punteggio pieno è Olbia: 38 scuole su 38 hanno l’impianto di riscaldamento.

Tra le città di una certa dimensione il caso peggiore è quello del Comune di Sorso, che ha poco meno di 15mila abitanti e nella classificazione delle aree interne è mappato come un “comune di cintura”. A livello nazionale in questa tipologia di comuni si registra una maggiore presenza di impianti di riscaldamento (oltre il 90%), mentre nella statistica il centro della Romangia si ferma a un magrissimo 63,6%. In sostanza, su 11 edifici scolastici statali censiti, gli impianti di riscaldamento sono presenti soltanto in 7. I restanti 4, infatti, figurano tra quelli sprovvisti.

In Italia A livello nazionale su oltre 40mila edifici scolastici statali presenti, sono circa 35mila quelli per cui gli enti proprietari hanno dichiarato la presenza dell’impianto di riscaldamento. Perciò in media poco meno del 90% degli edifici è dotato di impianto di riscaldamento. In 526 questo non è sicuramente presente, mentre per circa il 10% degli edifici (oltre quattromila) tale informazione non è disponibile. Questi dati variano ampiamente sul territorio nazionale. Il Piemonte è la regione con più scuole che dispongono di impianti di riscaldamento, essendone dichiarata la presenza nel 98,5% degli edifici scolastici statali della regione. Seguono, con oltre il 95%, Veneto, Liguria, Marche, Lombardia, Valle d’Aosta.

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