Sassari, due giovani imprenditori riaprono lo storico Cafè San Carlo
Federico e Roberto Sias hanno deciso di scommettere sul bar situato sotto i portici Crispo che danno su piazza Castello. «Rilanciamo un simbolo della città»
Sassari «Il messaggio che vorremmo mandare ai giovani è di investire sulla città, perché un futuro qui è possibile». Esordiscono così Roberto e Federico Sias, i due fratelli sassaresi di 31 e 28 anni, che hanno deciso di rilanciare lo storico Cafè San Carlo. Il locale, che si trova all’angolo con via Cagliari, sotto i portici Bargone e Crispo che danno su piazza Castello, era stato fondato nel 1820, ed ha rappresentato un importante punto di riferimento sociale, artistico e culturale per tutti i sassaresi. Il 12 dicembre il taglio del nastro ufficiale alla presenza del sindaco Giuseppe Mascia.
«La nostra è un pò un’operazione nostalgia – racconta Federico – perché sappiamo che i sassaresi sono molto legati a luoghi storici della città come questo». E Sassari ha risposto subito “presente”. Il locale è aperto dalle sette fino a tarda notte, coprendo un ampio target di clienti, dalle colazioni fino alle serate con dj set la sera, 365 giorni l’anno.
«Puntiamo allo stesso tempo sulla qualità: per i cocktail chiamiamo i barman più bravi, come Roberto Conti. Per quanto riguarda la caffetteria teniamo molto a proporre un buon caffè, mentre per il menù del pranzo proponiamo un’ampia scelta. Abbiamo però deciso di tenere i prezzi alla portata di tutti, con offerte per i clienti e convenzioni vantaggiose per i lavoratori» spiegano Roberto e Federico. Il nuovo Cafè San Carlo è subito diventato un punto di riferimento anche per i ragazzi e gli universitari, che si riversano nei portici che danno su piazza Castello per passare la serata in centro. «Vogliamo proprio questo, negli anni abbiamo investito in tutte le piazze della città con locali ed eventi. Sono le piazze che devono tornare a essere il fulcro della vita sociale» dice Federico.
I due fratelli, imprenditori da qualche anno nel campo della ristorazione e dell’intrattenimento notturno, rifiutano però l’etichetta di “figli di papà”. «I nostri genitori fanno lavori normalissimi – racconta Roberto –, siamo cresciuti perché abbiamo scommesso su Sassari, investendo i soldi che abbiamo guadagnato facendo i lavori più disparati». «Io per esempio ho fatto l’alberghiero e ho la passione per la cucina – spiega Federico -, poi durante il periodo Covid abbiamo aperto il nostro primo locale nella ristorazione». E i due Sias hanno subito vinto la scommessa, prima con la catena di ristoranti e pizzerie “Tasty”, e poi investendo in diversi locali dell’intrattenimento notturno in via Torre Tonda, arrivando oggi a possedere e gestire 15 attività nel sassarese.
«Io lavoro tanto per gli altri, anche per “sistemare” economicamente le persone a me care, infatti in ogni locale i soci sono amici diversi» afferma orgoglioso Roberto. Poi c’è la questione occupazionale: tra collaboratori e assunti, le attività dei fratelli Sias arrivano a dare lavoro a diverse decine di ragazzi e ragazze, solo al Cafè San Carlo sono una decina. «Cerchiamo di essere riconoscenti con chi negli anni ci ha scelto e ha fatto sì che potessimo crescere – asseriscono i fratelli Sias -, infatti cerchiamo di assumere soprattutto universitari che magari sono a Sassari per studio e devono pagare l’affitto, in qualche modo ci sentiamo in debito con loro che ci hanno sostenuto negli anni scegliendo le nostre attività».
E per la Sassari del futuro i due imprenditori hanno le idee chiare: «Sicuramente puntiamo ad allargarci, continuando a divulgare il messaggio che si può fare impresa anche qui dove ci sono le nostre radici a cui noi siamo molto legati. Ai nostri coetanei diciamo solo una cosa: credeteci, perché solo con l’iniziativa dei giovani si può sognare una città diversa da cui non è costretti a fuggire».