La Nuova Sardegna

Sassari

L’inchiesta

Traffico di cocaina ed eroina, 42 imputati davanti al gup: ecco i Comuni coinvolti

di Nadia Cossu
Traffico di cocaina ed eroina, 42 imputati davanti al gup: ecco i Comuni coinvolti

La Dda ha chiesto il processo per tutti: udienza preliminare a marzo

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Sassari Dovranno comparire a marzo davanti al gup di Cagliari Michele Contini 42 persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta in prevalenza di sassaresi più alcuni di Alghero, Uri, Ploaghe e Porto Torres e altri imputati nigeriani ma comunque residenti nel centro storico di Sassari. Il pm della Dda di Cagliari Emanuele Secci ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti contestando lo spaccio di cocaina e eroina che sarebbe avvenuto nel Sassarese tra il 2013 e il 2015. In base alla ricostruzione accusatoria della Procura gli imputati avrebbero creato dei veri e propri gruppi criminali con compiti precisi attribuiti a ciascuno dei componenti.

I sassaresi Giovanni Antonio Piu e Tiziana Tedde, di 68 e 54 anni, avrebbero “promosso, costituito, organizzato, diretto e finanziato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti”. In particolare, Piu avrebbe provveduto “al reperimento delle sostanze stupefacenti (cocaina e eroina) dirigendo e organizzando l’attività degli altri associati in ordine alla custodia, al confezionamento, al trasporto e alla vendita della droga soprattutto nel mercato sassarese e algherese”.

La Tedde avrebbe “cooperato costantemente con Piu per il reperimento delle sostanze provvedendo a organizzare i trasporti della droga e commercializzandola personalmente o mediante altri associati”. Sergio Nurra, 50enne residente a Uri, avrebbe per la Dda “cooperato costantemente con Piu, come uomo di fiducia, tenendo il contatto con gli acquirenti e provvedendo personalmente o attraverso altri componenti alla vendita della droga”. All’associazione avrebbe partecipato anche Gian Battista Fresu, di 74 anni, come “stabile acquirente di quantitativi di droga da Piu e Tedde che poi trasportava e rivendeva nella piazza di Sassari”. Mentre a rifornire il mercato di Ploaghe sarebbero stati Massimo Pietrosanti e Massimo Spensatello, di 54 e 52 anni, che avrebbero tagliato e rivenduto al dettaglio la droga. Tra Sassari, Alghero e San Teodoro avrebbero agito invece Antonio Campus, algherese di 68 anni, e Beata Warnajtys, 56enne di origini polacche ma residente a Sassari.

C’era poi quella che il pm Secci definisce associazione “Famiglia Ojo Beauty” della quale avrebbero fatto parte oltre ad alcuni nigeriani, i sassaresi Stefania Ruggiu (di 40 anni), Cristian e Angelo Carta (di 43 e 65 anni): “Stabili acquirenti di eroina – li considera la Dda – che poi detenevano, confezionavano e vendevano a terzi”. Ancora, l’associazione “Famiglia Tony Sofia” si sarebbe occupata, a Sassari, “dell’organizzazione complessiva dei traffici, curando la ricezione della droga in Sardegna, il confezionamento, la cessione”. Il pm Secci indica anche l’associazione “Sassarese” della quale avrebbero fatto parte, oltre alla Ruggiu e ai Carta, anche Albertina Sechi (di 66 anni, moglie di Angelo Carta e madre di Cristian, ndr), Pietro Serra (di 62 anni) e Andrea Monti (algherese di 36). Angelo Carta “factotum del sodalizio” e “vedetta” sarebbe stato l’addetto alla vendita nelle zone di Latte Dolce e centro storico. C’era poi chi aveva il compito di assaggiare la sostanza per valutarne la qualità.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Marco Palmieri, Paolo Spano, Abele Cherchi, Daniele Solinas, Pietro Luigi Sau, Luciano Sechi, Elias Vacca, Francesco Sasso, Claudio Mastandrea, Tania Decortes, Pietro Fresu, Sergio Milia, Salvatore Masia, Paolo Cosseddu, Carlo Foddai, Riccardo Floris, Desolina Farris.

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