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Sassari, aggiudicata la gara per la gestione dello storico lido Punta Bianca

di Giovanni Bua
Sassari, aggiudicata la gara per la gestione dello storico lido Punta Bianca

Un imprenditore sassarese pronto a investire sul rilancio dello stabilimento di Platamona, che cambierà anche nome

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Sassari La rinascita del lido Punta Bianca riprende, almeno per ora, il suo cammino. Il direttore dell’assessorato regionale a Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Giovanni Spanedda, ha firmato mercoledì scorso, 22 gennaio, l’aggiudicazione definitiva della gara per la ristrutturazione e la gestione nei prossimi sei anni dello stabilimento all’imprenditore sassarese Pietro Lai, già conosciuto come titolare del Borgo di Torre Tonda.

Aggiudicazione avvenuta in realtà nel luglio dello scorso anno, con la promessa di far riapparire ombrelloni e lettini nello storico stabilimento balneare di Platamona, chiuso ai tempi del Covid e mai più riaperto. A bloccare tutto è però arrivato il ricorso della seconda classificata tra le quattro ditte che avevano presentato un’offerta, la “Street Cafè” che contestava i punteggi attribuiti ai concorrenti dalla commissione regionale e ha chiesto la sospensione dell’aggiudicazione provvisoria.

Lo scorso 15 gennaio la commissione giudicatrice è stata riconvocata, e ha riconosciuto l'insussistenza dei vizi rilevati, con la conseguente aggiudicazione definitiva a Pietro Lai e la “Street Cafè” che ha sessanta giorni per presentare ricorso al Tar. Non è ancora finita insomma, ma il cammino di Lai riprende, con la speranza che, comunque vadano le cose, il 2025 sia l’anno buono per riaprire il lido.

Nelle intenzioni dell’aggiudicatario dell’appalto il Punta Bianca cambierà nome diventando White Point così da attirare le attenzioni anche nel mercato turistico del Nord Europa. E la rinascita avverrà in due tempi. Il primo con la ripartenza dei servizi in spiaggia. Con la “chicca” del progetto con la cooperativa “Sociale Etica” di Alice Capone che prevede una scuola estiva dedicata a circa 50 bambini con la sindrome di Down. Il secondo tempo ha un respiro più lungo e comprende i lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e ammodernamento dello stabilimento.

Con l’imprenditore sassarese che condividerà la gestione del Punta Bianca col consorzio turistico Bluspirit di cui è vice presidente. Il consorzio è stato costituito a ottobre del 2023, conta 167 aziende iscritte per un fatturato complessivo di 51 milioni di euro. I nomi delle imprese consorziate compaiono spesso nel lungo e dettagliato progetto di gestione del lido Punta Bianca. Lo stabilimento sarà dotato di un locale infermeria con servizio di pronto soccorso e di un bagnino fornito dalla Vosma, socia del consorzio.

I bagnanti avranno a disposizione due sedie a rotelle acquatiche, sarà presente un bazar, rifornito anche con il contributo della società Tratti e della parafarmacia di Maria Antonietta Canu. Disponibili anche pedalò, canoe, sup e surf elettrico offerti da Antonello Terzitta e un bar rifornito con prodotti del Nord Sardegna: il Caffè Poeta di Espresso Gallurese, i gelati Boni Meda e i cornetti Fabbrica G&D di Nino Sechi di Valledoria. L’intenzione, se non potrà farlo il Comune, è anche di chiedere l’autorizzazione a installare una torretta di avvistamento, dato che l’unica presente è alla Rotonda, dei camminamenti adatti ai disabili e illuminati e un rivestimento fotovoltaico sui due tetti piani del lido. Nell’offerta viene anche individuata un’area della concessione che sarà chiamata “Scuola del mare”. Un percorso dedicato ai bambini, che potranno studiare la natura di Platamona con gli esperti del Ceas e il supporto di due studentesse universitarie.

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