Risorge l'ex Punta Bianca di Platamona, ecco il progetto del nuovo lido dei sassaresi
Il gestore Pietro Lai: «Si chiamerà White Point e sarà un paradiso per le famiglie». Previsti bar, area giochi, salvamento a mare e un maxi posteggio di due ettari
Sassari La rinascita del lido Punta Bianca finalmente ha inizio. Quarantacinque giorni di lavori al via a breve, 318mila euro di investimenti, a cui se ne aggiungono 54mila dedicati all’ultima chicca tirata fuori dal cilindro dall’imprenditore sassarese Pietro Lai: un posteggio da due ettari poco lontano con tanto di colonnine elettriche per la ricarica e fotovoltaico. «Con tariffe calmierate – racconta raggiante Lai, che a luglio 2024 si è aggiudicato la gara per la ristrutturazione e la gestione nei prossimi sei anni dello stabilimento chiuso ai tempi del Covid e mai più riaperto – due euro per la mattina e cinque per l’intera giornata. Vogliamo che chi viene al mare da noi non perda nemmeno un attimo a cercare un posto per la sua auto».
I progetti Una delle tante novità che Lai ha intenzione di mettere in campo già dalla prossima estate. A iniziare dal nome, con la struttura che diventerà White Point, così da attirare le attenzioni anche nel mercato turistico del Nord Europa. Suggello di un progetto talmente profondo da avere conquistato anche il non tenero ufficio Dogane Regionali che ha dato nei giorni scorsi l’ultimo via libera. «Ci hanno messo una settimana – racconta Lai – mentre per autorizzazioni del genere possono essere necessari anche mesi. E ci hanno fatto i complimenti».
Il consorzio La cornice d’altronde è di prima classe. Lai lavorerà insieme al consorzio turistico Bluspirit, guidato da Luca Pintus, di cui è vice presidente. Costituito a ottobre del 2023, conta 167 aziende iscritte per un fatturato complessivo di 51 milioni: «Abbiamo superato le classiche difficoltà degli imprenditori sardi a collaborare – racconta Lai – con l’obiettivo di impedire che le concessioni balneari, soprattutto quelle del Nord Ovest, finiscano in mano a multinazionali o aziende della penisola con interessi sospetti».
Lo stabilimento I nomi delle imprese consorziate compaiono spesso nel lungo e dettagliato progetto di gestione del lido Punta Bianca. Lo stabilimento sarà dotato di un locale infermeria con servizio di pronto soccorso e di un bagnino fornito dalla Vosma, socia del consorzio, che presidierà anche una torretta di avvistamento installata ad hoc (l’unica presente è alla Rotonda). I bagnanti avranno a disposizione due sedie a rotelle acquatiche, sarà presente un bazar, rifornito anche con il contributo della società Tratti e della para farmacia di Maria Antonietta Canu. Disponibile anche un bar rifornito con prodotti del Nord Sardegna: il Caffè Poeta di Espresso Gallurese, i gelati Boni Meda e i cornetti Fabbrica G&D di Nino Sechi di Valledoria. Ma l’elenco è in continuo aggiornamento, con l’ultimo acquisto arrivato nelle scorse ore: la Santu Jorgi del microbirrificio di Bitti.
Famiglie «Il bar sarà un supporto alla balneazione, con caffè e pasti veloci – spiega Lai – non vogliamo metterci in concorrenza con i ristoranti, ma anzi fare sistema». Grande spazio all’accoglienza a tutto tondo, in un lido pensato per le famiglie. «Ci sarà un grande spazio giochi – spiega –. E tanti progetti. A uno tengo particolarmente, il progetto con la cooperativa “Sociale Etica” di Alice Capone, una scuola estiva dedicata a circa 50 bambini con la sindrome di Down».
Nell’offerta viene individuata un’area della concessione che sarà chiamata “Scuola del mare”. «Un percorso dedicato ai bambini, che potranno studiare la natura di Platamona con gli esperti del Ceas e il supporto di due studentesse universitarie». Il progetto prevede poi attività musicali e sportive, con la nascita di una squadra di femminile di beach volley, sconti per i giovani iscritti all’Università e attività dedicate agli anziani. «Un altro obiettivo è la destagionalizzazione, che perseguiremo con iniziative invernali come la scuola di sala e cucina per i ragazzi con disabilità mentali e la scuola di surf Plata boy di Davide Dettori». Poi i lavori sulla struttura: «La restaureremo completamente senza snaturarne l’aspetto, mantenendone il colore bianco e puntando un’eleganza moderna e sobria. I rilievi hanno rilevato che la rampa per i disabili già presente nello stabilimento ha una pendenza eccessiva e sarà installato un montascale».