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Case Area nel Sassarese, via al maxi piano di rinascita

di Giovanni Bua
Case Area nel Sassarese, via al maxi piano di rinascita

L’assessore regionale Antonio Piu: ««Risposte a chi le aspetta da anni»

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Sassari Le impalcature apparse da qualche giorno nelle palazzine Area di via Colombo, nel cuore di Latte Dolce, sono solo l’indizio più visibile di un lavoro profondo e strutturato. Che, con una straordinaria iniezione di risorse fresche (i 300 milioni di “RinnovArea”) ma anche recuperate nelle pieghe del bilancio dell’Azienda regionale per l'edilizia abitativa mira a rimettere a nuovo, pezzo per pezzo, l’immenso e cadente patrimonio immobiliare sparso nei quattro angoli dell’isola.

I numeri sono impressionanti: oltre 27mila alloggi in Sardegna, 7254 nella provincia storica di Sassari di cui oltre 2700 (5500 con quelli venduti) nel capoluogo e 760 (quasi 1200 con quelli venduti) a Porto Torres, che vanta insieme a Carbonia il record di case popolari per abitante. Il tutto con un’età media che supera i 50 anni, spesso in totale assenza di manutenzioni.

«Per noi – sottolinea l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Piu – questa è una priorità fin dal giorno dell’insediamento. Stiamo mettendo in campo un lavoro di riordino profondo, dal punto di vista delle strutture ma anche da quello amministrativo. Procedendo con priorità precise, ma prestando massima attenzione anche alle segnalazioni, in qualunque modo esse arrivino. Perché siamo convinti che mettere in sicurezza il patrimonio residenziale pubblico sia uno dei modi più efficaci di dare risposte a persone che purtroppo per decenni risposte non ne hanno avuto».

Un impegno a tutto tondo, con occhi spalancati sulla situazione del Sassarese, dove le risorse scovate da affiancare ai milioni di RinnovArea sono davvero corpose, e soprattutto in gran parte già impegnate. A iniziare dai 2,8 milioni recuperati dai residui di Bilancio 2023, con i quali si è messo mano a circa 50 (su un totale di 110 da risistemare) “alloggi di risulta” di Area: «Alloggi – spiega Piu – che avevamo a disposizione per le emergenze, ma che in realtà non erano abitabili, e quindi di fatto inutili. Ora li rimetteremo a nuovo e li assegneremo, visto che l’emergenza da contrastare è quella abitativa». A questi si sommano lavori, tutti in esecuzione, che vanno dalle manutenzioni straordinarie su tutto il territorio, agli ascensori, agli impianti elettrici alle verifiche strutturali e all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Poi altri 5.7 milioni recuperati da fondi di bilancio non utilizzati dal 2015 al 2022. «Li abbiamo dedicati a 12 interventi di manutenzione straordinaria. Con otto progetti già consegnati e in approvazione di cui cinque messi a gara e in corso di affidamento alle imprese». Si parla di lavori in viale Trieste, via Piemonte e via Calabria a Porto Torres, in via Giusti e via Goldoni a Sassari. E poi a Thiesi, Pattada, Tempio, Ozieri San Nicola. Da qui arrivano i fondi per il completamento in corso in Via Colombo a Latte Dolce, con la palazzina che nel 2024 aveva subito una serie di crolli strutturali con 12 famiglie evacuate. Problematiche poi risolte con dei lavori straordinari prontamente eseguiti da Area, ma con il palazzo che necessitava ancora di interventi, ora in via di completamento.

C’è poi la partita più grossa, e per certi versi incredibile, visto che i fondi sbloccati erano fermi da più di 30 anni. Si tratta di 7.6 milioni legati alla legge “560/93” sui proventi delle vendite delle case Area che dovevano essere reinvestiti in nuove costruzioni. «Costruzioni – spiega Piu – mai partite per i più svariati motivi: mancanza di terreni, di pianificazione urbanistica, di necessità». I soldi ora, virtualmente nelle casse di una serie di comuni del Sassarese, tornano a disposizione: «1,5 milioni – spiega Piu – saranno investiti nelle “torri”, i grattacieli come quelli di Carbonazzi e Santa Maria di Pisa a Sassari, Quattrocentomila euro per indagini strutturali. Seicentomila per manutenzioni nei comuni in cui non si procede con nuove costruzioni, per 20 nuovi alloggi ad Alghero e 3 a Valledoria. 2,8 milioni andranno ad alimentare il plafond a disposizione di Area per la gestione delle spese nei condomini misti, quelli più complessi in cui intervenire e su cui stiamo agendo cercando di nominare amministratori esterni. Parte di un profondo intervento di razionalizzazione dal punto di vista amministrativo che si dispiegherà nei prossimi mesi, fatto di piccole e grandi azioni anche sulle leggi che governano l’agenzia».

L’idea comunque è una: «Ogni intervento – sottolinea l’assessore – comprende la manutenzione straordinaria degli stabili ma anche la soluzione di tutte le problematiche relative alla gestione condominiale in modo che i problemi non si ripresentino. Ogni manutenzione ordinaria trascurata alla lunga diventa una manutenzione straordinaria e, se ancora trascurata, diventa un dissesto o peggio un pericolo. Il patrimonio è sterminato ma anche la nostra determinazione nell’affrontare e risolvere tutti i problemi. Io so cosa vuol dire vivere in una casa di edilizia pubblica. So cosa si prova ad avere i rami di un albero in terrazzo, il bagno o l’ascensore che non funziona, le macchie di muffa sul muro. So cosa si prova a cercare risposte e non trovarle mai. Quindi la nostra stella polare è quella di darle quelle risposte, nella maniera più efficiente e veloce possibile». (foto Nuvoli)

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