Non maltrattarono una 94enne, assolti la figlia e il nipote
Contrasti familiari all’origine di una vicenda giudiziaria, cadute tutte le accuse a carico dei due imputati di Ittiri
Sassari Si è concluso con una sentenza di assoluzione con formula ampia “perché il fatto non sussiste” il processo a carico di una donna di 62 anni e di suo figlio di 45, accusati di aver maltrattato – con una serie di condotte elencate nel capo di imputazione – un’anziana 94enne, rispettivamente mamma e nonna degli imputati.
Il processo avrebbe dimostrato che la denuncia presentata da uno dei nipoti della persona offesa (contro la zia e il cugino) sarebbe stata originata da contrasti familiari tanto che lo stesso pubblico ministero Ermanno Cattaneo aveva chiesto l’assoluzione ritenendo che le accuse non fossero provate né che, in ogni caso, le condotte fossero finalizzate a danneggiare la 94enne (parte civile con l’avvocato Daniela Perinu).
I due (difesi dagli avvocati Stefano Porcu e Giuseppe Scarpa) erano accusati di aver “staccato l’antenna del televisore nella casa dove abitava la persona offesa, di lasciare la porta dell’abitazione spalancata facendo entrare il freddo, di togliere le sedie dalle stanze in modo da non poter ricevere ospiti, di aver cambiato la serratura del portone di ingresso e di aver apposto un lucchetto nel contatore della corrente elettrica”.
Ma durante il dibattimento è emerso che l’anziana, da tempo allettata, abitava (a Ittiri) al piano terra di una casa a due piani di proprietà della figlia (quella imputata). Quando il marito della persona offesa (che aveva l’appartamento in usufrutto) era morto, la 94enne era rimasta a vivere lì. Ed è a quel punto che – a detta degli imputati e di alcuni testimoni sentiti in aula – si sarebbero verificate alcune situazioni poco piacevoli che avrebbero visto protagonisti gli altri figli e nipoti dell’anziana.
Per questa ragione madre e figlio imputati – trattandosi di una casa di loro proprietà – avevano stabilito una serie di regole che erano chiaramente volte a limitare le visite non proprio gradite. Senza però in alcun modo voler danneggiare la 94enne.
Ieri mattina il collegio presieduto dal giudice Monia Adami (a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla) accogliendo le richieste del pm e dei difensori ha assolto i due imputati.