Violenza sessuale su una bambina di 10 anni: chiesto il processo per un 53enne
I presunti abusi sarebbero avvenuti nel locale dove la mamma della vittima lavorava come cameriera
Sassari La mamma la portava ogni sera al lavoro con sè, probabilmente perché non aveva nessuno a cui lasciare la propria figlia. Né i soldi necessari per pagare una baby sitter che potesse stare con lei. E così, quasi tutti i giorni, quella bambina di dieci anni appena compiuti passava il tempo nel locale dove sua madre lavorava come cameriera.
E nello stesso posto, purtroppo, la piccola avrebbe subìto gli abusi sessuali da un assiduo frequentatore di quel circolo. Un uomo di 53 anni che ieri mattina si è presentato all’udienza preliminare davanti al gup Giuseppe Grotteria. In tribunale c’è andato accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria, visto che è detenuto nel carcere di Bancali (in seguito a un ordine di esecuzione pena emesso per condanne relative a reati dello stesso tipo), e dal suo avvocato difensore Antonio Secci.
La discussione nell’aula del giudice si è però soffermata su questioni “burocratiche” relative alla costituzione, come persone offese, dei genitori della bambina e in attesa di risolvere questi aspetti è stato necessario rinviare l’udienza.
A chiedere il rinvio a giudizio dell’imputato era stato il pubblico ministero Ermanno Cattaneo a conclusione delle indagini preliminari. L’attività investigativa avrebbe consentito di ricostruire un quadro squallido e allarmante. La Procura, nella richiesta di rinvio a giudizio, scrive nero su bianco che l’imputato “abusando della condizione di inferiorità psichica e fisica della bambina, portata quotidianamente e per molte ore dalla madre nel circolo dove quest’ultima lavorava, potendo quindi avvicinare la persona offesa in qualsiasi momento, le toccava le parti intime nonostante lei cercasse di allontanarsi”.
Con l’aggravante di aver commesso il reato nei confronti di una persona che non aveva (e non ha ancora) compiuto 14 anni. Quando i presunti abusi erano venuti alla luce, nel 2023, era stata presentata una denuncia ai carabinieri che – come da prassi – avevano redatto una corposa informativa che era stata poi depositata negli uffici della Procura di Sassari.
Gli elementi raccolti durante le indagini hanno convinto il pubblico ministero a chiedere il processo nei confronti del 53enne. La discussione è prevista nella prossima udienza.