La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso

Allevamento di 2mila suini a Caniga: protestano animalisti e un vignettista

Allevamento di 2mila suini a Caniga: protestano animalisti e un vignettista

Intanto l’argomento approda in consiglio comunale con un’interpellanza dell’opposizione

2 MINUTI DI LETTURA





Sassari Non solo i residenti della borgata alle porte di Sassari, ora scendono in campo anche gli animalisti, contro il progetto per la realizzazione nell’ex pollaio di Caniga di un allevamento di suini. Con un testimonial d’eccezione, il vignettista e disegnatore Bruno Bozzetto, autore negli anni Sessanta del celebre Signor Rossi. Bozzetto, 87 anni, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook una vignetta dedicata al caso Caniga: una fila di maialini fa entra in un capannone grigio con l’insegna “Allevamento intensivo Sassari” e, accanto alla porta, un diavolo rosso che dice: “Benvenuti all’inferno”.

In campo anche gli attivisti della Lega anti vivisezione. «La Lav esprime forte preoccupazione per l’impatto che questo progetto avrebbe non solo sugli animali, ma anche sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini di Caniga» scrivono gli animalisti in una nota.

L’impatto sarebbe legato a «odori, rumori e traffico: un contesto del genere è incompatibile con un’area abitata e agricola di pregio ambientale, dove molte famiglie vivono stabilmente». Per gli animalisti non si può trascurare nemmeno l’aspetto degli alti consumi idrici o le preoccupazioni legate «all’uso massiccio di farmaci e antibiotici» e alla «produzione di grandi quantità di deiezioni liquide e solide contenenti azoto, fosforo e ammoniaca».

L’appello finale degli attivisti Lav è rivolto al Comune, perché fermi il progetto: «Non porterà alcun beneficio alla comunità. Significa solo più inquinamento, più consumo d’acqua, più disagio per i cittadini e più sofferenza per gli animali. È una scelta miope e contraria a ogni principio di sostenibilità».

L’intervento rientra nel progetto lanciato dalla filiera Il Grugno, nata lo scorso anno con l’obiettivo di consolidare la produzione del cosiddetto maiale pesante, che viene macellato quando ha un peso fra i 130 e i 160 chili, anche nell’isola, tradizionalmente legata alla macellazione dei lattonzoli per la preparazione del maialetto arrosto e del maiale magro (sotto i 110 chili). Il tema sarà al centro anche di un’interpellanza presentata dal consigliere comunale di Forza Italia Vanni Azzena, che figura all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per questo pomeriggio.

Primo piano
Il delitto di Conca Entosa

Omicidio di Cinzia Pinna: in laboratorio tutti i reperti dei Ris – che cosa non è stato ritrovato

di Tiziana Simula
Le nostre iniziative