La Nuova Sardegna

Sassari

In tribunale

Anziano raggirato con la truffa della cauzione, due arresti: ecco chi sono

di Nadia Cossu

	Il tribunale di via Roma a Sassari
Il tribunale di via Roma a Sassari

La vittima è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è spacciato per avvocato

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Sassari Una truffa ai danni di un anziano ha portato all'arresto di due uomini, Pietro Morelli, 20 anni, originario di Cassino, e Filippo Esposito, 32 anni, originario di Napoli. I due sono stati fermati dai carabinieri della stazione di Ghilarza il 18 novembre, in quasi flagranza di reato, dopo aver raggirato un uomo di 65 anni residente a Osilo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è spacciato per avvocato, informandolo che la figlia era stata arrestata per aver investito una donna che si trovava in gravi condizioni. Per evitare che la figlia venisse portata in carcere l'anziano avrebbe dovuto pagare una cauzione di 14mila euro. Intimorito, l'uomo ha consegnato 5mila euro in contanti e alcuni monili d'oro, del valore di 2.500 euro, a un uomo che si è presentato alla sua abitazione fingendosi avvocato.

Successivamente, l'anziano ha scoperto di essere stato ingannato quando ha contattato la figlia, che ha negato di essere stata arrestata. Le indagini hanno portato all'identificazione di Morelli come il falso avvocato, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e al riconoscimento fotografico effettuato nella stazione dei carabinieri di Osilo.

I militari hanno rintracciato i due sospettati in un affittacamere a Sassari, dove sono stati trovati gli oggetti rubati, nascosti dietro un quadro nella stanza occupata da Morelli, insieme a un telefono cellulare utilizzato per le chiamate alla vittima. Oggi giovedì 20 novembre il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari Gianpaolo Piana ha convalidato l'arresto dei due indagati (difesi dall'avvocato Anastasia Fara), ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza e una spiccata pericolosità sociale. Entrambi sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della Sardegna, con l'obbligo di presentarsi quotidianamente nelle stazioni dei carabinieri del loro luogo di residenza. Dovranno lasciare subito la Sardegna.

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