La Nuova Sardegna

Alghero Brutale aggressione sabato sera nella zona di Carrabuffas ai danni di un sedicenne algherese, picchiato da una banda composta da almeno sette-otto ragazzi, tutti, pare, minorenni tra i 16 e i 17 anni. A raccontare i fatti è la madre della vittima, che ha deciso di denunciare pubblicamente quanto accaduto dopo aver assistito, impotente, alla scena dalla finestra di casa. Il ragazzo era in casa quando ha ricevuto la telefonata di un conoscente che lo invitava a scendere per fumare una sigaretta. Un gesto apparentemente innocuo che, secondo la madre, si è rivelato una trappola. Una volta in strada, il giovane si è trovato circondato da un gruppo di coetanei visibilmente ubriachi e con bottiglie di superalcolici in mano. Alla sua richiesta di spiegazioni, il presunto capobanda gli ha sferrato un pugno improvviso, dando il via al pestaggio. «Gli sono saltati addosso tutti insieme, colpendolo a calci e pugni», racconta la donna. La violenza è culminata quando due dei ragazzi hanno spaccato sulla testa del sedicenne due bottiglie di vetro, provocando una grave ferita all’orecchio. «Ho sentito il rumore del vetro e ho iniziato a urlare. Solo allora il branco è fuggito». Il ragazzo è riuscito a proteggersi evitando conseguenze ancora peggiori. Soccorso dal 118, è stato trasportato al Pronto Soccorso, dove i medici hanno riattaccato parte dell’orecchio e lo hanno sottoposto a Tac. La prognosi è di 15 giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato un’indagine per identificare tutti i membri del gruppo e chiarire la dinamica dell’agguato.