La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Giovane brutalmente aggredita a Sassari: arresto convalidato per l’ex compagno

di Luca Fiori
Giovane brutalmente aggredita a Sassari: arresto convalidato per l’ex compagno

L’uomo si è difeso dicendo che la ragazza sarebbe caduta dalle scale

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Sassari È stato convalidato dal gip Gian Paolo Piana, nella tarda mattinata di oggi, 8 dicembre, l’arresto del 33enne ghanese accusato della brutale aggressione ai danni della giovane compagna, dopo una notte di violenze nel centro di Sassari. Nei confronti dell’uomo, assistito dall’avvocato Massimiliano Tore, è stato disposta la custodia cautelare nel carcere di Bancali.

Questa mattina il 33enne si è sottoposto a un lungo interrogatorio durato circa un’ora e mezza, nel corso del quale ha risposto a tutte le contestazioni. Secondo la sua versione, avrebbe accolto la ragazza trovata per strada alcune settimane fa, acquistando per lei un grammo di cocaina. Nella notte di giovedì scorso, la giovane si sarebbe allontanata dall’abitazione portando via 600 euro, che avrebbe utilizzato per acquistare altra droga in via San Donato. L’uomo ha sostenuto di essere uscito per cercarla e di essere stato aggredito da quattro nigeriani all’interno dell’abitazione dove si era recata la giovane per acquistare la droga.

Per quanto riguarda le gravissime lesioni riportate dalla giovane, l’uomo ha dichiarato al giudice che la ragazza sarebbe caduta dalle scale e che aveva inviato alla madre una foto della figlia affinché la venisse a prendere. Una versione che però contrasta con le evidenze investigative dei carabinieri e del titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Angelo Beccu: la giovane presentava ferite profonde su tutto il corpo, compatibili con un pestaggio prolungato, e il video delle violenze inviato alla madre aveva fatto scattare l’allarme. La ragazza, dimessa dall’ospedale con una prognosi di quindici giorni di cure, è stata affidata ai servizi sociali e seguita in un percorso di protezione.

La Procura contesta all’uomo reati gravissimi, dal sequestro di persona a scopo di estorsione alla tortura, e la decisione del gip di confermare la custodia cautelare in carcere segna un passo fondamentale nelle indagini.

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