La Nuova Sardegna

Nuoro

Un anno da incubo

Bombe, attentati e 25 auto bruciate: allarme sicurezza a Siniscola

di Sergio Secci
Bombe, attentati e 25 auto bruciate: allarme sicurezza a Siniscola

Nel 2024 a fuoco anche un chiosco e due mezzi della Protezione civile. Il sindaco Farris: «Servono più controlli»

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Siniscola È un bilancio pesante, quelle delle ultime notti, tra le campagne e il centro di Siniscola, con tre auto bruciate e la bomba fatta esplodere nella casa colonica dell’imprenditore edile Giuseppe Atzori. Quello che sta per concludersi, è stato un anno terribile dal punto di vista della sicurezza, che si era aperto a maggio con le fucilate esplose da un allevatore esasperato dalla crisi idrica contro alcuni dipendenti del consorzio di bonifica per arrivare sino all’ultimo attentato dinamitardo messo a segno proprio nel giorno del quarantesimo compleanno di Atzori. «Siamo solidali con le vittime degli attentati ed esprimiamo a nome mio e dell’amministrazione la nostra vicinanza – ha detto ieri mattina il sindaco di Siniscola Gianluigi Farris – condanniamo fermamente ogni tipo di violenza e restiamo fiduciosi affinché le forze dell’ordine riescano ad identificare le persone che stanno seminando odio e terrore in città. Nel contempo, faremo di tutto per richiedere ancora maggiori controlli e un aumento del personale operante nelle caserme». Malgrado la città e le frazioni siano disseminate di telecamere installate grazie ai fondi concessi dalla Regione a valere sul Por Fesr 2014-20 non diminuiscono quindi gli episodi delinquenziali e il 2024 verrà ricordato come un anno di superlavoro per gli investigatori.

Decine gli episodi denunciati quest’anno, oltre ai soliti furti in campagna e le immancabili scritte diffamatorie. Il fenomeno più inquietante ed esteso è sicuramente quello degli incendi alle auto: ben 25 quelle andate a fuoco a cui si aggiungono i due mezzi della protezione civile che si occupavano di distribuire acqua alle case dell’agro. Ben quattro volte è stato invece presa di mira sempre con il fuoco una rivendita di tabacchi, mentre ben più consistenti, (ma qui si resta ancora nel dubbio della dolosità), sono stati i danni al chiosco di Capo Comino distrutto da un incendio lo scorso aprile. Tra gli episodi incendiari da segnalare anche quello messo a segno contro il portone della casa di un senegalese residente in centro e infine le due bombe, l’ultima delle quali due notti orsono contro il giovane imprenditore Giuseppe Atzori titolare dell’impresa Edil G che dà lavoro a numerose persone del posto e che già qualche mese fa era stato preso con le fiamme appiccate ad alcuni mezzi da cantiere.

Sugli ultimi due episodi avvenuti in ordine di tempo indagano polizia e carabinieri che hanno sentito numerose persone e cercano di sfruttare anche le immagini della videosorveglianza.

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