Straziante addio a Giacomo e Matthias, morti durante una battuta di caccia
Le bare bianche portate in spalla dagli amici: i due ragazzi di 27 e 28 anni riposeranno vicini nel cimitero
Quartu Adesso riposeranno per sempre uno vicino all’altro, come sono vissuti e come se ne sono andati, vittime entrambi di una sconvolgente tragedia che li ha accomunati nella morte. Questo pomeriggio 21 dicembre si sono svolti i funerali di Giacomo Desogus e Matthias Steri, i due amici fraterni morti domenica scorsa, 14 dicembre, durante una battuta di caccia nelle campagne di Santu Lianu.
C’era tanta gente dentro e fuori la chiesa di Santo Stefano, la parrocchia dell’omonimo quartiere cittadino dove i due giovani (28 anni Giacomo, qualche mese di meno Matthias) erano cresciuti e diventati grandi. Una folla silenziosa e ancora sgomenta ha accolto, poco prima delle 15, le due bare bianche arrivate con i carri funebri direttamente dall’obitorio dell’ospedale Brotzu. Sono state messe davanti all’altare, con sopra un cuscino di fiori e la foto di ciascuno di loro, sorridenti come tutti li conoscevano e vorranno ricordarli. Nelle due bancate affiancate, nei primi posti, i familiari, poi i parenti, gli amici e tanta altra gente che non è voluta mancare per l’estremo addio.
La commozione era palpabile, come è rimasta per tutta la durata della messa nel silenzio profondo. Il rito religioso è stato officiato dal parroco don Giulio Madeddu, che ha ricordato i due ragazzi quando erano ancor più giovani e ha continuato a incontrali spesso in strada, anche se non erano abituali frequentatori della parrocchia. Il sacerdote ha invitato tutti al perdono e a non giudicare, invitando semmai a prendere esempio dalla loro fraterna amicizia durata nel tempo. «Giacomo e Matthias – ha ricordato il celebrante nell’omelia - erano pieni di vita e di speranza. Hanno avuto e vissuto il dono straordinario di una vera amicizia. Un legame profondo, vero, capace di resistere e superare anche i momenti meno felici. Davano ai loro familiari gioia e la forza di superare qualunque avversità». Poi l’invito a ricordare i due ragazzi nella loro esemplare amicizia, sempre sorridenti e disponibili con tutti. Al termine della cerimonia funebre, le due bare sono state prese in spalla dagli amici, vestiti di verde a ricordare la passione di Giacomo e Matthias per la campagna e l’attività venatoria, e portate fino ai carri funebri in attesa davanti alla chiesa. Tutt’attorno molti altri giovani con palloncini in mano, liberati in cielo al passaggio dei due feretri. Il corteo funebre in auto, con le due bare ricoperte dentro i carri da una montagna di fiori, si è poi avviato verso il cimitero comunale dove le due salme sono state tumulate, nella parte nuovo del camposanto lungo il lato di via Marconi, in loculi affiancati, come avevano chiesto entrambe le famiglie per tenere i due amici per sempre vicini.
Matthias, domenica scorsa, durante una battuta di caccia, aveva involontariamente sparato all’amico Giacomo. Per un motivo che non potrà mai essere chiarito il fucile, per il quale solo Giacomo aveva il porto d’armi, sarebbe finito nelle mani di Mathias che inavvertitamente ha fatto partire un colpo. Una fatalità che lo aveva gettato nella disperazione al punto di puntare verso di sé il fucile da caccia. Una ricostruzione tristemente confermata dagli esami del medico legale.