Operai morti a Villagrande, guard rail sequestrato. E scoppia la guerra tra le Province
Seoni: «Nuoro ci deve 23 milioni di euro. Mancano anche i fondi per alcuni lavori sulla sp 27»
Villagrande Strisaili La Procura di Lanusei ha disposto il sequestro del guard rail sul tratto della strada provinciale 27, tra Villagrande e Tortolì, dove domenica mattina, 30 novembre, sono morti tre giovani operai di origine egiziana: Thamer Shehabeld, Ahmed Sharweda, e Mohamed Rizk. In questi giorni, poi, dovrebbero essere eseguite le autopsie all’ospedale di Lanusei, prima di restituire le salme ai familiari e procedere con il rimpatrio. E mentre l’inchiesta, seguita dai carabinieri, va avanti, nella ricerca di eventuali responsabilità dell’ennesima tragedia stradale, ai margini della vicenda montano anche le polemiche. Le solleva il sindaco di Villagrande, in questo caso nel ruolo di presidente della rinata Provincia Ogliastra, Alessio Seoni. Che ha mandato una nuova diffida alla Provincia chiedendo che trasferisca subito i fondi dovuti alla Provincia Ogliastra. «Sono circa 23 milioni di euro – spiega Seoni – e tra questi ci sono anche i nove milioni che servono per far partire il progetto per realizzare un nuovo ponte sulla provinciale 27, a valle di quello dove domenica è avvenuto l’incidente. Senza quei fondi il progetto, così come altri, non può partire. Siamo da mesi, che chiediamo a Nuoro che ci trasferisca i fondi, ma nonostante le nostre richieste e diffide non abbiamo ancora visto nulla. Per questa ragione abbiamo chiesto alla Regione di commissariare la Provincia di Nuoro».
