La Nuova Sardegna

Olbia

Il fenomeno

Disagio giovanile, allarme ad Arzachena: «Basta silenzio, pronti ad ascoltarvi»

Disagio giovanile, allarme ad Arzachena: «Basta silenzio, pronti ad ascoltarvi»

La consigliera regionale Cristina Usai: «Non sottovalutiamo questa situazione»

3 MINUTI DI LETTURA





Arzachena Sui giovani arzachenesi sembra essersi spenta una luce. Situazioni di disagio, disillusione diffusa, solitudine, dipendenze da sostanze stupefacenti, singoli casi che hanno destato una certa preoccupazione: a suonare l’allarme è il circolo cittadino di Fratelli d’Italia, con il coordinatore Francesco Carletti, il presidente del consiglio comunale Mario Russu e la consigliera regionale ed ex vicesindaca Cristina Usai. Insieme lanciano un appello rivolto ai giovani della cittadina gallurese, mettendo in campo proposte e disponibilità al dialogo e al confronto. Un tema, quello del disagio giovanile, che si vuole dunque affrontare in maniera approfondita attraverso soprattutto l’ascolto. «Ritengo che non si possa più attendere o sottovalutare la situazione – sottolinea la consigliera regionale Cristina Usai –. E penso che il dialogo e l’ascolto siano gli strumenti fondamentali. Il silenzio rischia di essere pesante come un macigno. Per questo intendo attivarmi, su più fronti, anche insieme alle forze dell’ordine, affinché i nostri ragazzi siano parte attiva, siano quella parte propositiva che noi adulti abbiamo il dovere di ascoltare. Naturalmente con il supporto di professionisti che ci aiutino ad affrontare le problematiche del nostro contesto sociale».

L’appello. Da Fdi parte così l’appello ai giovani. «Vorrei organizzare degli incontri con loro per affrontare un dialogo costruttivo, per portare avanti progetti a loro destinati e dei quali possano essere protagonisti – prosegue Usai –. Invito fin da ora i ragazzi a farsi avanti. Io ci sono. Noi ci siamo. Aiutateci e aiutiamoci, attraverso un confronto moderato e civile, proponendo soluzioni serie per il bene della nostra comunità». Il presidente del consiglio, Mario Russu, aggiunge: «È necessario rafforzare i presidi dello Stato per garantire più sicurezza, migliorare la vigilanza e promuovere attività di prevenzione e sensibilizzazione nei confronti della diffusione delle droghe, troppo spesso viste come facile rifugio. Porteremo questa istanza all’attenzione del Prefetto, al fine di evidenziare l’urgenza di una risposta coordinata e incisiva, che coinvolga non solo la sicurezza pubblica, ma anche l’aspetto educativo e sociale, per affrontare il fenomeno alla radice. Ai giovani dico: non abbiate paura di esternare il vostro disagio e di chiedere aiuto alla famiglia, alle istituzioni e, se serve, alle strutture sanitarie».

Il dialogo. Francesco Carletti, coordinatore del circolo di Fdi, chiede ai giovani di Arzachena di tornare a essere protagonisti della vita della comunità. «Come circolo sentiamo il dovere, ancor prima che il diritto, di rivolgerci ai nostri giovani con il cuore in mano. Abbiamo bisogno di voi, della vostra energia, della vostra creatività, del vostro coraggio – dice –. Non per noi, ma per voi stessi. Arzachena è sempre stata una terra dove il senso di appartenenza ha fatto la differenza. Qui, i problemi si risolvevano insieme, nelle piazze, nelle famiglie, nei circoli. Quel senso di comunità, quell’essere parte di qualcosa di più grande, sembra essersi smarrito. Oggi, vediamo i giovani distanti, disillusi, spesso chiusi in un mondo virtuale che amplifica il disagio senza offrire soluzioni. A loro diciamo: ritrovate il valore del confronto, del dialogo e dell’impegno reale. Ai giovani di Arzachena lanciamo un appello chiaro: avvicinatevi alla politica e ai partiti, qualunque sia il vostro orientamento, scoprite i vostri ideali. La politica non è qualcosa di distante o riservata a pochi, ma il mezzo più diretto per diventare protagonisti del cambiamento». Carletti ricorda poi alcune delle attività messe in campo dall’amministrazione comunale: centri di ascolto, spazi di supporto psicologico, iniziative nelle scuole, rilancio di spazi di aggregazione. «Ma tutto questo non basta – conclude –. Serve il vostro impegno. Serve che ogni giovane di Arzachena si chieda: cosa posso fare per la mia comunità?».

Primo piano
La richiesta

Graziano Mesina malato e in sedia a rotelle: «Deve tornare in Sardegna»

di Andrea Sini

Video

Rissa furibonda fuori da un locale a Sassari, le impressionanti immagini della notte di follia

Le nostre iniziative