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Olbia

Tribunale

Processo per stupro di gruppo a Grillo jr e amici, proseguono le arringhe dei difensori

Processo per stupro di gruppo a Grillo jr e amici, proseguono le arringhe dei difensori

Gli avvocati puntano a mettere in dubbio la credibilità della studentessa che denunciò i 4 ragazzi

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Tempio Terza giornata consecutiva dedicata alle arringhe difensive, quella di oggi 12 luglio, nel tribunale di Tempio dove si sta celebrando il processo che vede imputati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Violenza nei confronti di una studentessa italo norvegese, all’epoca dei fatti 19enne, che sarebbe avvenuta nella casa di Porto Cervo della famiglia Grillo nell’estate del 2019.In aula è ripresa l’arringa, cominciata ieri pomeriggio, dell’avvocata Antonella Cuccureddu, difensore di Corsiglia insieme al collega Gennaro Velle. «Il dato rilevante, e spero che lo abbiate notato, è che in tutti i frammenti dei fatti che ho descritto, ci sono cinque persone che dicono una cosa e una persona che dice sempre una cosa diversa», aveva detto ieri all’uscita dal tribunale, dopo aver parlato per tre ore. Una lunga arringa difensiva, la sua, che proseguirà oggi, volta a mettere in dubbio la credibilità della presunta vittima. Secondo le accuse, Francesco Corsiglia sarebbe stato il primo ad aver abusato della ragazza (una prima volta in camera da letto, poi, nel box doccia del bagno), partecipando, come ribadito nella sua requisitoria dal procuratore Gregorio Capasso, anche alla violenza sessuale di gruppo. Accuse respinte da Corsiglia che, sentito in aula, aveva detto di aver avuto con la ragazza un rapporto consenziente e di non sapere nulla della presunta violenza di gruppo perché dormiva. Versione confermata dai suoi amici.

L’udienza si era aperta con l’arringa difensiva dell’avvocato Gennaro Velle.  «Francesco Corsiglia non ha avuto esitazioni, è venuto qua a proclamare la sua innocenza. La genuinità della sua versione resta integra proprio perché si è sottoposto al fuoco incrociato delle domande del dibattimento», ha sottolineato il difensore. La parola è passata, poi, all’avvocato Gianmarco Luciano, che ha analizzato le inquadrature dei video che riprendono il rapporto sessuale di gruppo, a cui, come detto, Corsiglia sostiene di non aver partecipato. Poi, nel pomeriggio, è cominciata l’arringa difensiva dell’avvocata Antonella Cuccureddu. Una ricostruzione quasi minuto per minuto, la sua. Un’analisi dei dati tecnici sommata alle dichiarazioni dei ragazzi e della studentessa, che allora aveva 19 anni, così come gli imputati. La ricostruzione è partita dalla serata al Billionaire dove i quattro giovani e la studentessa, insieme alla sua amica – anche lei parte civile nel processo – si erano incontrati, fino all’arrivo nella casa di Beppe Grillo, a Porto Cervo, dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale denunciata dalla ragazza. Una ricostruzione fatta con orari alla mano documentati dalle foto ritrovate nei telefoni sequestrati a imputati e parti offese. «Nelle sue dichiarazioni, la ragazza ricorda e racconta cose completamente diverse rispetto a tutti gli altri – ha detto l’avvocata Cuccureddu – Dice di essere stata ubriachissima già in discoteca, ma poi è uscita dal locale sulle sue gambe senza alcun aiuto, così come gli altri ragazzi del gruppo». La giornata proseguirà con le arringhe degli avvocati Mariano Mameli, difensore di Edoardo Capitta, Andrea Vernazza, difensore di Ciro Grillo, e Alessandro Vaccaro che assiste Vittorio Lauria. Il processo proseguirà anche lunedì 14 luglio. La settimana scorsa, al termine della sua requisitoria, il procuratore Gregorio Capasso aveva chiesto una condanna a nove anni di reclusione per tutti gli imputati con le attenuanti generiche.

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