La Nuova Sardegna

Olbia Era stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione (con rito abbreviato), nel novembre del 2022, per atti persecutori nei confronti della ex compagna (con cui ha avuto un figlio). Condanna che si era discostata di poco in appello: i giudici avevano inflitto all’uomo, un 50enne di Olbia, un anno e tre mesi di reclusione. Oggi 17 ottobre si sono aperte per lui le porte del carcere. Gli agenti del commissariato di Olbia hanno eseguito l’ordine di carcerazione, essendo la sentenza diventata definitiva.  Lunghe le contestazioni che gli erano state mosse dalla Procura di Tempio, che lo accusava di aver minacciato la donna, difesa dall’avvocata Cristina Cherchi, e il suo ex marito con una spranga di ferro lunga un metro. Ma anche, come riportato nel capo d’imputazione, di aver cercato di investirla con la sua macchina e di essere andato, poi, nella sua abitazione quando lei era riuscita a fuggire, e di aver suonato per quasi mezz’ora il campanello, fino all’arrivo delle forze dell’ordine. L’episodio era accaduto il 26 agosto 2020, e quel giorno la polizia lo aveva arrestato (il giudice aveva disposto il divieto di avvicinamento alla donna). L’uomo è difeso dagli avvocati Michele Ponsano e Pietro Orecchioni. I legali hanno già presentato istanza di revoca della detenzione carceraria. (t.s.)