La Nuova Sardegna

Olbia

Le indagini

Il furto da 27mila euro al Mater Olbia, c’è il giallo della cassaforte

Il furto da 27mila euro al Mater Olbia, c’è il giallo della cassaforte

Tante incognite sul colpo al Cup dell’ospedale. Si visionano le immagini delle telecamere

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Olbia Il bottino è certo: 27 mila euro in contanti, frutto dei pagamenti dei ticket al Cup del Mater Olbia. Ma tutto il resto è un mistero. Non si sa quando la cassaforte sia stata aperta, da chi, e soprattutto come. Perché - ed è questa una delle fasi da chiarire - chi ha agito l’ha poi richiusa, e nei giorni successivi vi sarebbero stati depositati altri incassi. Un dettaglio che complica la ricostruzione dei tempi e rende difficile stabilire il momento esatto in cui il denaro è stato sottratto. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, che hanno acquisito i filmati della videosorveglianza interna e stanno passando al setaccio ogni accesso all’area del Centro unico prenotazioni. Gli investigatori, che possono contare sulla totale collaborazione della direzione dell’ospedale, mantengono il massimo riserbo, ma hanno comunque una certezza: non ci sono segni di scasso.

Chi è entrato in azione (una o più persone con ruoli differenti) sapeva perfettamente dove si trovava la cassaforte e come muoversi senza destare sospetti, segno di una possibile conoscenza degli ambienti o delle procedure dell’ospedale. Nello stesso tempo è stata avviata anche una verifica interna da parte della direzione sanitaria, come previsto in questi casi, per controllare accessi, turni e protocolli di sicurezza. Una doppia indagine - quella dei carabinieri e quella amministrativa - che procede in parallelo per cercare di chiarire un caso che, al momento, resta senza risposte.

La scoperta del furto risale a pochi giorni fa, quando il personale si è accorto che dalla cassaforte del Cup mancavano i soldi. All’interno non c’erano più tutte le buste con gli incassi. Da quel momento, è cominciato un lavoro di verifica interno e il conteggio degli importi: la somma mancante, confermata, è di circa 27 mila euro.

Il Mater Olbia, attivo da sette anni, non aveva mai registrato episodi simili. Anche perché per arrivare alla cassaforte bisogna superare più porte interne, accessibili solo con chiavi, e all’ingresso dell’ospedale è sempre presente un custode.

Tutti particolari che riducono al minimo le possibilità di accesso casuale e che fanno pensare a un colpo studiato, forse messo a segno da chi conosceva bene i tempi e gli spazi.

Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: dall’azione di un esperto capace di aprire casseforti senza lasciare tracce, a un furto compiuto in momenti diversi, magari durante l’attività ordinaria, quando nel Cup c’è movimento e sarebbe stato più facile passare inosservati.

Fondamentale sarà la visione completa dei filmati e l’incrocio con i registri di accesso per ricostruire ogni passaggio, anche minimo. Per ora restano solo interrogativi. Chi ha aperto la cassaforte? Quando? E come è riuscito a farlo senza forzare nulla e poi richiuderla come se nulla fosse? Domande ancora senza risposta, in un giallo che si vuole chiarire per risalire ai responsabili di un colpo che, forse, non è stato così perfetto. (s.p.)

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