Morte Gabriele Pinna, a Ghilarza via alla profilassi: «48 ore per bloccare la diffusione del batterio»
Decine di persone sottoposte ai protocolli di prevenzione. Nei giorni scorsi la vittima aveva partecipato a una gara di judo
Ghilarza «Decine di persone raggiunte dalla profilassi e altre decine ne verranno. Sono tantissime, tanto che non siamo in grado di dare numeri precisi»: a parlare è Valentina Marras, capo del dipartimento di Prevenzione della Asl 5 di Oristano. «Ma possiamo stare tranquilli - assicura -, abbiamo 48 ore di tempo per riuscire a bloccare la diffusione del batterio».
A essere sottoposti ai protocolli di profilassi, sono stati i familiari di Gabriele Pinna, i compagni di scuola e di judo. «C'è stata una gara alcuni giorni fa - prosegue Valentina Marras -, quindi, in accordo con la federazione judo, sarà diramato un comunicato che servirà a intimare chiunque abbia gareggiato nella zona tra Arborea e il Terralbese, a sottoposti a profilassi che altro non è che la somministrazione della dovuta terapia antibiotica senza dover incorrere a nessun isolamento».
«Chiunque voglia recarsi a fare le condoglianze può farlo serenamente - chiude Valentina Marras -, quando il paziente purtroppo decede, il batterio muore con lui e chi è stato già sottoposto a profilassi può considerarsi fuori pericolo».
La salma di Gabriele Pinna ha fatto ritorno a Ghilarza ed è stata accolta da un fiume di giovani nella chiesa di San Palmerio. «Un mese fa festeggiavamo insieme Sant'Antonio e adesso siamo qui a piangere per lui, non sembra neanche vero - dice tra le lacrime Gabriele, il suo compagno di banco -. Sono qua perché mi sono sottoposto a profilassi anche io e adesso mi sento più sicuro". Per Alice e Federico, altri due amici del giovane, il dolore è tanto: "Una persona eccezionale - commentano -, ben voluta da tutto il paese e uno sportivo leale con compagni e avversari. Ci mancherà».