La Nuova Sardegna

Oristano

La polemica

Ambulatorio Ascot intasato, la denuncia: «Il medico chiude un’ora prima»

di Alessandro Mele
Ambulatorio Ascot intasato, la denuncia: «Il medico chiude un’ora prima»

Argiolas (Asl 5): «Emergenza in crescita, amplieremo i turni e i servizi sul territorio»

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Oristano «File interminabili e orari insufficienti nell’ambulatorio Ascot cittadino», è la denuncia dell’associazione regionale degli ex esposti all’amianto, che sul tema continua a lamentare disservizi da parte dell’Azienda sanitaria locale. «L’orario certificato per l’apertura dell’ambulatorio – specifica il presidente dell’associazione, Giampaolo Lilliu – è previsto dalle 14 alle 19, ma alcuni cittadini che si sono presentati alle 18, hanno trovato la porta chiusa. Dopo alcune istanze utili a capire la motivazione dell’interruzione anticipata del servizio, la dottoressa di turno ha risposto di essersi trovata costretta a chiudere la porta vista la presenza di altri 10 pazienti in fila all’interno della struttura».

«In questo modo – prosegue – ha garantito la visita ai pazienti che si trovavano in attesa. La chiusura anticipata ha invece garantito a lei, a nostro avviso giustamente, la fine del turno di lavoro nell’orario previsto». Secondo l’associazione regionale degli ex esposti, il problema è annoso «e potrebbe risolversi, visto che il 40 percento dei pazienti si reca in laboratorio solo per chiedere una ricetta, dando nuovo vigore alla vecchia usanza dei medici di base, i quali dedicavano un’ ora per gestire le varie richieste pervenute via email eliminando il problema della massiccia presenza in ambulatorio. Mettiamo in evidenza – conclude Giampaolo Lilliu – che la criticità sulle presenze massicce in Ascot, è dovuta anche dal numero importante dei pazienti visto che l’ambulatorio di Oristano serve altri cittadini di vari Comuni vicini, molti dei quali sprovvisti dei medici di base».

Non si è fatta attendere la risposta del commissario straordinario dell’Asl 5, Federico Argiolas. «La questione della carenza di medici di medicina generale è nata da tanti anni di non adeguato governo del sistema – commenta –, un problema che ora ci stiamo trovando a gestire in modo sempre più importante. Attualmente, in provincia di Oristano le sedi di medicina generale coperte sono una su due, quindi il numero di cittadini privi di assistenza sanitaria di base è rilevante, forse il più importante della regione».

Il servizio completo sul giornale cartaceo e nell'edizione digitale di oggi 13 novembre

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