Giorgia Meloni oggi firma l'accordo con Alessandra Todde, per la Sardegna in arrivo 3,3 miliardi di euro
La premier sarà questa mattina a Cagliari insieme al vicecommissario europeo Raffaele Fitto
Cagliari Si terrà oggi alle 11 nella sede della Prefettura in Piazza Palazzo e non più a Villa Devoto, la cerimonia della firma dell’accordo di sviluppo e coesione tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde. Alla firma sarà presente anche il vicepresidente esecutivo della commissione Europea Raffaele Fitto. L’accordo, che conclude una istruttoria di mesi, prevede investimenti per 3,3 miliardi per circa 230 interventi, sparsi su tutto il territorio regionale. Gli interventi più significativi riguardano ambiente, riqualificazione urbana, salute e istruzione, con una ripartizione territoriale delle opere, molte delle quali con una valenza regionale, omogenea tra le province.
L’obiettivo dichiarato degli interventi sui temi cardine riguarda la riqualificazione della rete idrica, (che assorbe la parte più consistente della dotazione finanziaria, con quasi 700 milioni per interventi in tutto l’asse rischio idrogeologico, dighe, connessioni, condotte e depurazione), e un intervento speciale per le case popolari di Area, quasi il doppio rispetto al precedente intervento dello scorso fondo di sviluppo e coesione. Oltre 250 milioni saranno destinate alle strade provinciali e comunali, e altrettanti verranno spesi per l’edilizia sanitaria, con almeno 4 progetti (da realizzare in tempi rapidissimi) per “case della salute” da costruire o ammodernare. Infine quasi 200 milioni per il progetto Iscol@.
L’accordo di sviluppo viene siglato alla conclusione di un percorso che ha visto protagonista, nella vecchia veste di ministro per la coesione e i fondi Pnrr, lo stesso Raffaele Fitto.
Il governo aveva ricevuto più di un mese fa il piano di intervento della Regione, e lo ha positivamente valutato anche alla luce dei criteri e dei rilievi della Commissione dell’Unione Europea.
Adesso l’accordo sarà recepito dal governo con una delibera del Cipess, il comitato interministeriale per la programmazione e lo sviluppo sostenibile, e poi sarà inviato a Bruxelles. Da quel momento partiranno le procedure per la attuare i singoli interventi, che per entrare in questa preziosa lista dovevano rispondere a specifici requisiti procedurali, tecnici e politici. Alcuni di questi verranno sicuramente illustrati dalla presidente Todde oggi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio.
Rispetto alle indiscrezioni della vigilia, gli interventi del fondo di sviluppo e coesione non sembra riguardino la rete ferroviaria o quella stradale. Sono infrastrutture di competenza statale, da caricare su altri capitoli e probabilmente oggetto di un ulteriore confronto stato Regione.
La Sardegna, alla fine si deve accontentare di 3,3 miliardi, di cui 2,7 fondi di sviluppo coesione statale e fondo di rotazione, mentre il resto espressione di altri fondi, rispetto ai potenziali interventi.
La “lista” della spesa era ben più consistente, quasi 9 miliardi, sicuramente troppo impegnativa per le casse statali.(gcen)