La Nuova Sardegna

Terremoto in Regione

Alessandra Todde decaduta, ecco che cosa dice l’ordinanza


	La presidente Alessandra Todde
La presidente Alessandra Todde

Nel provvedimento contestate «molteplici irregolarità nelle rendicontazioni di spesa» e l’assenza di mandatario. Nullo l’atto inviato dal senatore Ettore Licheri

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Cagliari L’ordinanza è del 20 dicembre ma è stata notificata ieri 3 gennaio. Il provvedimento che sancisce la decadenza di Alessandra Todde dalla carica di consigliere e di conseguenza di presidente della Regione è stato emesso dal collegio di garanzia presieduto dalla presidente della Corte d’Appello Gemma Cucca ed è composto da cinque componenti effettivi: due consiglieri della Corte d’Appello, due commercialisti e un docente dell’università di Cagliari. Il collegio si è riunito varie volte «tenuto conto della molteplicità e della rilevanza delle irregolarità riscontrate».

Il punto saliente è questo: il collegio ritiene che non vi sia stata chiarezza, non solo contabile ma soprattutto procedurale, nelle dichiarazioni di spesa e nei rendiconti. Non si capisce se le spese «indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di Presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di consigliere sostenuti dal Movimento».

Contestata l’assenza del mandatario, visto che Alessandra Todde ha compilato i moduli firmandoli di suo pugno, ma non avendo nominato un mandatario (un garante che si fa carico di tutti gli atti legati in questo caso alla campagna elettorale) non poteva certificare la veridicità del rendiconto. L’atto di invio alla Corte dei Conti firmato dal senatore Licheri non viene considerato dunque valido

Per Todde viene emessa una sanzione amministrativa pari a 40mila euro per la «totale inosservanza della normativa che disciplina la rendicontazione delle spese elettorali», e l’ingiunzione a versare entro 30 giorni all’Agenzia delle entrate la sanzione amministrativa, ma su questo punto si può fare ricorso entro 30 giorni al Tribunale.

La terza parte prevede la trasmissione della «ordinanza/ingiunzione al presidente del consiglio regionale per quanto di sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde Alessandra dalla carica di presidente della Regione Sardegna, nonché alla Procura della Repubblica stante le anomalie riscontrate nelle dichiarazioni riportate e l’omesso deposito della citata fattura presente nel cassetto fiscale della stessa». Quest’ultimo elemento si riferisce a una fattura per uso di corrente elettrica e della sede per la campagna elettorale.

E ora che succede? Il Consiglio regionale dovrà provvedere alla decadenza della presidente. Atto che comporta automaticamente lo scioglimento dell’assemblea. 

L’annuncio dell’impugnazione del provvedimento da parte della Todde potrebbe comportare uno stop a qualsiasi decisione, o presa d’atto, in attesa del pronunciamento del giudice di secondo grado. Se però anche il giudice di appello (probabilmente il Tar Sardegna) dovesse confermare il giudizio espresso dal collegio regionale di garanzia, il consiglio regionale sarebbe a quel punto costretto a dichiarare la decadenza, con l’addio all’aula di via Roma dei sessanta attuali consiglieri.

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