Sanità in Sardegna, riforma entro gennaio: le date fondamentali e le novità
Ma la presidente Alessandra Todde chiarisce: «Si tratta di una riorganizzazione»
Cagliari L’obiettivo è ambizioso, al netto dei mal di pancia di qualche esponente di maggioranza e del prevedibile ostruzionismo delle opposizioni, (modello Aree idonee): avere una nuova legge di riforma del sistema sanitario regionale entro gennaio. Per raggiungere questo traguardo giunta e maggioranza hanno deciso di far slittare il varo e la discussione del bilancio di almeno un mese. La sanità ha la precedenza, dal punto di vista politico e anche per quanto riguarda l’impatto che una sua riforma ha comunque sulle casse regionali, visto che assorbe il 38 per cento del bilancio.
E così oggi, 3 gennaio, la direzione del Pd voterà per mettere al primo punto dell’agenda del Consiglio regionale per il 2025 proprio la sanità. In pratica sarà una via libera al gruppo consiliare a discutere della riforma già mercoledì, 8 gennaio, quando la commissione sanità audirà l’assessore Bartolazzi. Il giorno prima la presidente della commissione Carla Fundoni (Pd) farà il punto sui lavori con l’ufficio di presidenza del parlamentino. L’intenzione è procedere a tappe forzate per una approvazione di un testo entro l’ultima settimana di gennaio. Il confronto partirà, ma solo formalmente, dal disegno di legge della giunta di agosto, superato in maggioranza. Al testo si affiancherà infatti un maxiemendamento che sarà presentato mercoledì dalla giunta. Questo modifica profondamente il primo testo e sarà aperto a eventuali contributi della commissione. Non sarà un testo “blindato”, anche se i suoi 55 articoli costituiscono un corpus difficile da scardinare.
«Non è una riforma – ha detto nei giorni scorsi la Todde – semmai una riorganizzazione», naturalmente tale da comportare l’azzeramento dei vertici di Asl e Aziende. Secondo la giunta il nuovo assetto sanitario prevede oltre alle Asl anche alcuni centri regionali, orizzontali e tematici, collocati amministrativamente in diverse Asl, ma con competenze su tutto il territorio: Prevenzione (Sulcis); Salute Mentale e delle Dipendenze (Gallura); Rete regionale della Medicina Nucleare (San Francesco Nuoro; Riabilitazione e Sviluppo dell’autonomia della persona (Oristano).
Due le novità sul Brotzu: la costituzione di un polo pediatrico, con il Microcitemico, e l’avvio del percorso per diventare Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs), nel campo dell’oncologia. E una sul Marino di Alghero, che torna alla Asl 1 di Sassari. L’articolato di riorganizzazione è ben diverso dalla originaria proposta della giunta, e anche dalle ipotesi discusse nelle scorse settimane dal Pd. Di fatto è un nuovo testo che lascia le Asl e le aziende (Areus e Ares), ma introduce alcuni paletti come l’istituzione formale del “coordinamento dei direttori generali” presso l’assessorato alla sanità, convocato, organizzato e presieduto dall’assessore. L’altro elemento è una più forte integrazione tra Asl e reti di patologia. Questi propositi dovranno superare un doppio e arduo ostacolo: il primo è l’accordo in maggioranza, il secondo è la verifica sul campo.(gcen)