Cavo sottomarino Sicilia-Sardegna, parte la posa del Tyrrhenian Link
Si estenderà per circa 480 chilometro tra l’approdo di Fiumetorto e quello di Terra Mala, vicino a Quartu
Cagliari Terna e Nexans, hanno avviato oggi a Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese in Sicilia, la posa del primo tratto del ramo ovest del Tyrrhenian Link, dalla Sicilia alla Sardegna. Per l’opera, che comprende anche la tratta est tra Sicilia e Campania, la cui fase di installazione del primo dei due cavi si è conclusa a maggio, Terna investirà complessivamente circa 3,7 miliardi di euro. «L’avvio della posa del ramo ovest tra Sicilia e Sardegna rappresenta un passo decisivo per il Tyrrhenian Link, perché segna un traguardo di rilevanza storica: per la prima volta, un cavo sottomarino in corrente continua ad alta tensione verrà installato fino a 2.150 metri di profondità – ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna -. Abbiamo portato a termine lo scorso maggio il primo dei due cavi tra Sicilia e Campania e pianificato la conclusione della posa del primo cavo del ramo ovest all’inizio del prossimo anno».
Dal punto di vista tecnico, l’infrastruttura si compone di due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 chilovolt, per un totale di circa 970 km, con una capacità di trasporto pari a 1.000 megawatt per ciascun ramo. Nel dettaglio, la posa del primo collegamento della tratta ovest sarà realizzata da Nexans in due fasi: la prima, lunga 200 km, si concluderà a settembre 2025; la seconda, di circa 280 km, sarà avviata a dicembre 2025. Il collegamento tra Sicilia e Sardegna, autorizzato a settembre 2023 dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si estenderà per circa 480 km tra l’approdo di Fiumetorto (PA) e quello di Terra Mala, vicino a Quartu. La stazione di conversione sarda è in corso di realizzazione a Selargius, da dove partirà un cavo interrato lungo circa 30 chilometri fino all’approdo costiero. Secondo i desiderata di Terna e gli auspici del Governo l’opera contribuirà significativamente al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Piano nazionale Integrato per l’energia e il clima. L’infrastruttura è stata definita fondamentale per la sicurezza della rete elettrica italiana ed europea.