Stop al blocco della movimentazione dei bovini: c’è l’ok dell’Ue, l’ultimo atto spetta alla Regione
Il provvedimento era stato reso necessario dopo il diffondersi della dermatite nodulare contagiosa. Massiccia la campagna di vaccinazione
Sassari La Commissione europea ha espresso parere favorevole alla revoca del blocco sulle movimentazioni dei bovini dalla Sardegna. Una decisione che riconosce gli importanti risultati conseguiti dall'isola sul piano sanitario, in particolare sul fronte della campagna vaccinale contro la Dermatite nodulare contagiosa. Lo rende noto Coldiretti Sardegna chiedendo alla Regione di emanare immediatamente l'atto formale di revoca al blocco movimentazioni, prendendo atto dell'ok della Commissione e rendendo pienamente operativo lo sblocco.
«Accogliamo positivamente questo primo e fondamentale passo della Commissione Europea. Un lavoro frutto di un importante sinergia che Coldiretti ha sempre favorito e sostenuto nei tavoli e premia gli sforzi dei nostri allevatori che Coldiretti ha sempre accompagnato in questo percorso difficile - commenta Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna -. Con l'ok dell'Europa ora il provvedimento definitivo deve essere emanato dalla Regione e chiediamo per questo che il passo successivo avvenga subito nelle prossime ore».
Sulla stessa linea il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba: «Qquesto via libera è un passaggio fondamentale ed è la prova che gli sforzi fatti non sono stati inutili e che il percorso costruito, tra riunioni nei territori e indicazioni condivise ha dato credibilità alla Sardegna - dice - ora attendiamo l'atto regionale per far ripartire un settore che ha sofferto in modo enorme».
Nelle ultime settimane Coldiretti aveva ricordato come il blocco delle movimentazioni stesse soffocando il comparto zootecnico, causando il blocco delle vendite, impedendo i trasferimenti e mettendo in crisi il mercato dei capi da vita. La riapertura era indispensabile per non compromettere ulteriormente la tenuta economica di intere aree dell'isola. La copertura vaccinale record raggiunta in Sardegna, frutto di un lavoro capillare in tutte le province, dalle zone più colpite a quelle rimaste indenni grazie alla rapidità degli interventi, ha rappresentato l'argomento decisivo per ottenere il via libera europeo.
