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Giunta Todde verso il rimpasto: ora a rischiare la poltrona è anche l’assessore Bartolazzi

Giunta Todde verso il rimpasto: ora a rischiare la poltrona è anche l’assessore Bartolazzi

In gioco non ci sono solo Agricoltura e Affari Generali ma anche la Sanità

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Cagliari Il punto adesso non è se fare o meno il rimpasto in giunta regionale ma quando farlo e quanto questo debba essere ampio. Al di là della ormai stucchevole diatriba sull’Agricoltura, da un mese assegnata al capogruppo dei Progressisti in Consiglio Francesco Agus, ma sempre rimandata, stanno emergendo in queste ore due dossier che i responsabili politici del Campo Largo non mantengono più riservati. Il primo, più scontato, riguarda la casella degli Affari Generali. Il secondo, all’apparenza inaspettato, riguarda la Sanità.

La presidente Alessandra Todde, ammettono ambienti vicini al Campo Largo, sarebbe intenzionata a far slittare alle prime settimane del nuovo anno le nomine, per non “intralciare” il lavoro degli assessori uscenti in Consiglio sin dai prossimi giorni sulla finanziaria, che impegnerà l’assemblea sino a tutto dicembre. C’è però un altro elemento che preoccupa la presidente: evitare che i gruppi interessati al rimpasto, perdano forza con l’eventuale incarico di assessore dato ad altri consiglieri regionali. Oggi nell’esecutivo sono presenti cinque consiglieri (Desirè Manca, Lavoro; Satta, Agricoltura; Cuccureddu, Turismo; Piu, LlPp; Meloni, Bilancio). L’ingresso del capogruppo di Uniti per Todde Sebastian Cocco al posto della assessore esponente dello stesso gruppo Mariaelena Motzo, porterebbe coloro che hanno il “doppio incarico”, a quota sei, con dubbi sulla fattibilità dell’operazione se non a discapito della presenza degli assessori ai lavori di consiglio e soprattutto Commissioni. In gioco non i numeri, ma l’agibilità del Consiglio, peraltro già oggetto di confronto, silenzioso tra le diverse forze politiche.

Se la sostituzione di Motzo è data per acquisita, anche qui, come per la staffetta Satta-Agus le ragioni risiederebbero nei meandri delle relazioni personali e politiche tra i protagonisti e i territori dove questi insistono, solo in queste ore sta prendendo corpo l’ipotesi di un cambio alla Sanità. Al di là delle smentite di rito, le uniche certezze sono che Bartolazzi andrà via solo se la sua sarà una uscita, politica e istituzionale indolore, senza alcun giudizio men che mai negativo sul suo operato. Esclusa la carta Desirè Manca, per Todde e maggioranza la margherita da sfogliare comprende pochi petali, che in comune hanno autorità ed esperienza sulla sanità sarda riconosciute, conoscenza delle procedure e delle persone e la non appartenenza al Consiglio.(gcen)

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