Pezzali a Sassari, Mengoni a Olbia, Ferreri a Cagliari e Jimmy Sax a Carbonia: da nord a sud, l’isola capitale della musica
Arzachena avrà Achille Lauro, Alghero punta su Ponte, Oristano su Fedez: in piazza oltre 200mila persone per festeggiare l’arrivo del 2026
Cagliari Diciotto spettacoli di grandissimo richiamo, oltre 200mila presenze stimate e più di tre milioni di euro di investimenti pubblici: numeri che raccontano un progetto senza precedenti, costruito attorno al bando regionale “Grandi eventi” e pensato per lasciare un segno che vada oltre una sola notte di festa. La notte di San Silvestro, in Sardegna, non sarà soltanto un passaggio simbolico di calendario. Sarà un esperimento culturale e turistico su scala regionale, una lunga colonna sonora che attraverserà città, borghi e piazze con l’ambizione dichiarata di trasformare l’isola nella capitale italiana del Capodanno.
La macchina organizzativa è imponente. Sei comuni rientrano nella fascia A, con show capaci di superare le 10mila presenze, mentre altri sedici sono inseriti nella fascia B, con eventi fino a 5mila spettatori. A ogni appuntamento corrisponde un piano di sicurezza calibrato sul pubblico atteso, a conferma di una strategia che punta sulla diffusione territoriale senza rinunciare alla sostenibilità. Accanto ai concerti, un poderoso piano di comunicazione nazionale e internazionale rafforza il messaggio: lo spot istituzionale “Capodanno in Sardegna, tutta un’altra musica” sta andando in onda sulle reti Mediaset, sarà proiettato in 80mila sale cinematografiche italiane ed è accompagnato da una potente campagna digitale rivolta anche al pubblico europeo.
Gli show di Fascia A Il cuore pulsante delle notti è stato dato in appalto ai grandi nomi della musica italiana e internazionale. Sassari ha affidato piazzale Segni agli intramontabili successi di Max Pezzali, garanzia di un pubblico trasversale e partecipe. Dopo il successo dell’anno scorso con Gianna Nannini, ci si attende un altro pienone.
A pochi chilometri di distanza, Alghero festeggerà la trentesima edizione del Cap d’Any trasformando il piazzale della Pace in una cittadella del suono: dopo i concerti dei giorni scorsi di Raf e di Kid Yugi e Low-Red, stanotte la consolle sarà affidata a Gabry Ponte per il gran finale. Castelsardo stasera celebrerà la ventitreesima edizione dello storico “Capodanno in piazza” con J-Ax, simbolo di più generazioni musicali. E Olbia, sul Molo 1 Bis dell’Isola Bianca, ha predisposto una serata in due atti: prima l’intensità pop di Marco Mengoni, poi l’energia urban del rapper Lazza per salutare il nuovo anno.
Arzachena, allo stadio Biagio Pirina, punterà invece sull’energia e il carisma di Achille Lauro, tra gli artisti più attesi della scena contemporanea. Poi c’è Cagliari, che ha scelto la formula del Capodanno diffuso: sul palco principale tra largo Carlo Felice e piazza Yenne si alterneranno Giusy Ferreri, Miss Keta e Mimì Caruso, mentre altre piazze della città saranno animate da eventi collaterali. Sempre nel capoluogo, il Teatro Lirico saluterà l’anno con un concerto di fine anno dal forte valore simbolico e internazionale. L’evento inaugura il progetto “Sardinia meets Qatar: il canto dei due mari”, pensato per rafforzare il dialogo culturale tra la Sardegna e il Paese della penisola araba attraverso la musica. In scena l’orchestra e il coro del teatro, diretti da Giovanni Pasini, insieme ad artisti sardi e qatarini, per un programma che intreccia tradizioni mediterranee e sonorità del Golfo. «Il concerto – spiegano gli organizzatori – rappresenta il primo passo di una più ampia strategia di cooperazione culturale, turistica e istituzionale, che si conclude con un brindisi augurale tra pubblico e artisti». E sempre nel capoluogo non si contano gli eventi privati di grande rilievo: uno tra tutti quello allestito al BigBang Village del quartiere fieristico, dove sono attese seimila persone e «una programmazione musicale volutamente trasversale farà incontrare generazioni, gusti e stili diversi: da chi vuole cantare le hit italiane a chi non rinuncia all’elettronica storica, da chi sogna il dancefloor urbano a chi ama i classici da urlare con gli amici».
Fascia B Bosa sceglie la nostalgia con lo show “Voglio tornare negli anni ’90”, mentre Carbonia – che aveva anticipato i festeggiamenti con Umberto Smaila – stanotte proporrà il sassofonista Jimmy Sax. Dorgali ospita Big Mama, Golfo Aranci ha sparato le sue cartucce nei giorni scorsi con Gemelli Diversi e Neri per Caso, mentre Iglesias stasera porterà in piazza Sella Mannarino. Dal canto suo Nuoro ha scelto il rap di Emis Killa, e Oristano accoglie il nuovo anno con Fedez davanti alla torre medievale di Mariano. E se a Sant’Antioco si punta sull’ironia musicale di Elio e le Storie Tese, a Tortolì si chiude il 2025 alla grande con il pop di Benji e Fede.
A La Maddalena, dopo il successo di Alfa del 29, oggi tutta la scena sarà per Fausto Leali.
«Strategia» Per l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, si tratta di «un progetto strategico che candida la Sardegna a essere la principale regione italiana per numero di eventi di Capodanno». L’obiettivo è costruire un’offerta diffusa capace di generare cultura, attrattività e ricadute economiche immediate. Le stime parlano chiaro: con una spesa media prevista di 100 euro a persona, l’indotto potrebbe superare i 20 milioni di euro, compensando ampiamente l’investimento pubblico e recuperando buona parte dell’Iva generata.
Leva di sviluppo Dalle grandi città ai piccoli centri, la mappa dei concerti disegna un’isola che sceglie l’intrattenimento come leva di sviluppo e identità. Una notte di musica condivisa che, per ampiezza, visione e ambizione, non ha eguali nel resto del Paese e che potrebbe trasformare il Capodanno in Sardegna in un appuntamento fisso del calendario nazionale.
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