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Rave party in piena pandemia Covid, due assolti


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Le gazzelle dell'Arma durante il blitz (foto Gabrielli)

Una quarantina di giovani si era radunata a Oschiri un una ex colonia abbandonata

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Sassari Era il mese di ottobre del 2020 e a tutto si pensava fuorché a socializzare ammassati in qualsivoglia luogo. Erano i giorni (poi diventati settimane e mesi) in cui il coronavirus si insinuava pericolosamente nelle case e negli ospedali. Più in generale nella vita di ognuno. Anche per questo motivo, quando alle forze dell’ordine era giunta la notizia di decine di giovani radunati in un’area pubblica, pattuglie di carabinieri si erano mobilitate in forze. E in effetti l’allarme era più che giustificato considerato che a Oschiri, in un’ex colonia abbandonata, circa 40 persone (provenienti da tutta la Sardegna e in particolare da Sassari, Ozieri, Ardara, dalla Gallura ma anche dal Nuorese) avevano organizzato abusivamente un rave party.

Erano stati tutti identificati e denunciati per “invasione di terreni e edifici” e anche per la violazione delle norme anticontagio. Nel 2023 il gip di Sassari Gian Paolo Piana aveva emesso un decreto penale di condanna (9.100 euro di multa) nei confronti di 44 giovani (con sospensione condizionale della pena per 40 di loro). A tutti era contestato di aver «invaso arbitrariamente e senza aver titolo – scriveva il giudice – un immobile pubblico, ossia il terreno e l’edificio ex colonia “S’Ampulla”, nell’agro di Oschiri, di proprietà del Comune, al fine di occuparlo».

Due di loro, attraverso i rispettivi legali – gli avvocati Pietro Fresu e Agostina Ruggero – si erano opposti al decreto penale di condanna. Comparsi davanti al giudice monocratico di Sassari sono stati assolti con formula ampia al termine del giudizio abbreviato. Una sentenza di cui potranno “beneficiare” anche le altre decine di giovani che non avevano presentato opposizione.

Quella sera di ottobre del 2020 i carabinieri della stazione del paese insieme ai colleghi di Ittireddu e Ardara e al nucleo radiomobile della compagnia di Ozieri erano intervenuti a “Sorgente s’ampulla”: qui una quarantina di persone, approfittando della mancanza di recinzione, aveva organizzato un rave nel fabbricato dell’ex colonia “S’ampulla” e nel terreno vicino, di proprietà del Comune di Oschiri. Quando erano arrivati i militari in forze, l’intero gruppo era stato identificato e poi costretto a smontare le attrezzature da campeggio e l’impianto musicale, quindi ad allontanarsi dalla zona. (nadia cossu)

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