Una storia lunga 150 anni: ecco la falegnameria che resiste al tempo
Giuseppe e Gian Piero Sanna hanno reinventato l’attività di famiglia unendo artigianato e design
Thiesi Da cinque anni per far fronte alla crisi generata dalla grande distribuzione gli eredi hanno creato un progetto che ha preso forma proprio nell’antico laboratorio. È nata così l’oggettistica in legno Sanna & Mele, dove l’artigianato incontra il design per arrivare alla creazione di oggetti, in particolare piccoli e grandi giochi di legno.
Ancora oggi, dopo quasi 150 anni, se si percorre via Roma a Thiesi è possibile vedere Giuseppe e Gian Piero lavorare nella falegnameria situata al numero 2. Quello stesso locale un tempo apparteneva al loro bisnonno Gavino Fadda, noto Gavinu Canu. A fine 800 abitazione e falegnameria (sa butega) erano affiancate. Due casette a piano terra che l’uomo aveva fatto collegare con una porta interna, pur mantenendo gli ingressi indipendenti.
Qui Giuseppe e Gian Piero con antichi e nuovi strumenti lavorano con grande maestria il legno. La loro è senza dubbio una storia in cui resilienza e caparbietà sono parole chiave. Si potrebbe affermare senza cadere in errore che l’antico proverbio “bisogna fare di necessità virtù” è quanto di più calzante per descrivere la loro longeva storia. In pochi sanno che a fine 800 Thiesi fosse un eccellenza sarda nella lavorazione del legno.
La storia dei Fratelli Sanna di Thiesi nasce proprio allora con Gavino Fadda (1856) noto Gavinu Canu. Figlio di pastore, Gavino fa il capraro fino ai 17 anni circa. Il giovane però non apprezza il lavoro in campagna e rientra in paese dove per un breve periodo fa l’apprendista falegname. Parte a Narcao per lavorare nella miniera di Rosas e dopo alcuni anni torna a Thiesi e con i soldi messi da parte, apre la piccola falegnameria “sa buttega” di via Roma e mette su famiglia. Intorno al 1910 emigra in Argentina ma appena può torna in paese e riapre l’attività che, grazie al suo spirito allegro e alle innovazioni, diviene attiva e punto di incontro tra amici e conoscenti. È il nipote, Gavino Sanna noto Gavineddu (classe 1924) che, dopo aver trascorso il tempo in falegnameria insieme al nonno e averne osservato il mestiere, decide di restarvi stabile fino alla morte dell’anziano, avvenuta nel 1954.
Gli affari vanno e nel 56 Gavineddu acquista la pialla combinata. In falegnameria arrivano anche i primi apprendisti. Sono anni di grande sviluppo economico durante i quali il giovane si dà un gran da fare raggiungendo a piedi i paesi limitrofi per lavoro. Negli anni 80, le auto sostituiscono i carri a buoi e i carretti, la modernità prende il passo e i due figli di Gavineddu, Giuseppe, il più grande, e Gian Piero, il più piccolo, lo affiancano in falegnameria, acquistano il tenó-sega e una bucatrice a catena consentono di operare più velocemente e con maggior precisione. L’età avanzata di Gavino induce i figli a prendere in mano l’attività programmando la costruzione di una nuova falegnameria nella zona industriale del paese (Pip) mai completata. Con lo sviluppo industriale molta manodopera viene assorbita dalla grande produzione, così Gian Piero e la nipote Francesca danno nuova linfa al laboratorio con la costruzione dei giochi in legno, attività che consente di mantenere il laboratorio aperto.«Siamo contenti di proseguire l’antica attività di falegnameria ereditata da nostro bisnonno, commenta Gian Piero, sarebbe bello che i giovani prendessero in mano gli antichi mestieri artigianali che hanno scritto la nostra storia».