Ozieri, è accusato di strage l’uomo che ha teso una trappola mortale alle forze dell’ordine
Dopo avere saturato di gas la casa e comunicato al 112 di avere ucciso la moglie (fatto inventato), ha atteso i carabinieri e i soccorritori nella legnaia in giardino, con un comando a distanza per fare esplodere tutto
Ozieri Un uomo di 64 anni è stato arrestato nella notte a Ozieri con l’accusa di strage, dopo aver simulato l’omicidio della propria compagna con l’obiettivo di attirare le forze dell’ordine in un’imboscata potenzialmente letale.
Il soggetto, ora in custodia presso il carcere di Sassari Bancali su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari, è ritenuto responsabile non solo di strage, ma anche di minaccia a pubblico ufficiale e simulazione di reato. I fatti si sono svolti nella serata di ieri, martedì 29 aprile, quando alla centrale operativa del 112 è giunta una chiamata in cui l’uomo dichiarava di aver ucciso la propria compagna e di voler togliersi la vita.
L’intervento immediato di carabinieri, polizia, vigili del fuoco e personale del 118 presso un’abitazione nella località “Tramentu” ha permesso di scoprire una situazione di estremo pericolo: l’intero edificio era saturo di gas propano, diffuso attraverso l’impianto di aerazione interna da due bombole, mentre porte e finestre erano state sigillate. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto un dispositivo di attivazione a distanza, che avrebbe potuto innescare una mola a disco e un fornello, generando scintille sufficienti a provocare un’esplosione devastante.
Durante la perquisizione, l’uomo è stato trovato nascosto in una legnaia, in atteggiamento ostile, e in possesso del telecomando di attivazione. Inoltre, sono stati rinvenuti scritti deliranti contro le istituzioni e materiale di propaganda neofascista, ora all’esame dell’Autorità Giudiziaria.
L’arrestato era già noto alle forze dell’ordine per aver distrutto nel 2022 la lapide commemorativa del carabiniere scelto Walter Frau, caduto in servizio a Chilivani nel 1995.
Come previsto dalla legge, l’uomo è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.