La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Abusi sessuali sul nipote di 11 anni, lo zio ottantenne rinviato a giudizio

di Nadia Cossu
Abusi sessuali sul nipote di 11 anni, lo zio ottantenne rinviato a giudizio

Sassari, le presunte violenze sarebbero avvenute a casa dell’imputato

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Sassari Dal 2021 al 2023 avrebbe vissuto il peggiore degli incubi. All’età di 11 anni un bambino dovrebbe conoscere solo sentimenti di spensieratezza e leggerezza. Dovrebbe giocare e ridere. Sognare e credere con fiducia nel futuro. Ma, soprattutto, dovrebbe poter trovare nella famiglia il luogo più sicuro al mondo. Quello che ti protegge. Tutto questo glielo davano sicuramente i suoi genitori. Ma non invece quello zio col quale ogni tanto trascorreva del tempo. Anche se bisognerà attendere l’esito del processo penale per accertare se quanto raccontato dal bambino – e cristallizzato nell’incidente probatorio – corrisponda al vero.

All’esito dell’udienza preliminare davanti al giudice Giampaolo Piana un uomo di 80 anni che vive in un paese dell’hinterland sassarese è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale aggravata. Per due anni, secondo l’accusa, avrebbe infatti abusato del nipote, un undicenne che in diverse occasioni aveva passato delle giornate a casa di quell’uomo, il marito di sua zia. Una persona di fiducia, a tal punto che per i genitori era normale affidarlo a loro nei momenti in cui magari erano fuori per lavoro.

E invece tra quelle mura si sarebbero consumati terribili abusi sessuali che il capo di imputazione descrive dettagliatamente. La persona offesa avrebbe sopportato per due anni le attenzioni morbose dell’ottantenne. Fino a quando non ha retto più.

Un giorno, a 13 anni, ha sentito di doversi liberare di un peso. A 11 anni era un bambino che non si rendeva conto di quello che succedeva, del perché lo zio gli facesse quelle cose, a 13 era un ragazzino. E forse si è reso conto che quei comportamenti non erano normali. E ne ha parlato con una zia. Le ha raccontato quello che accadeva quando i genitori lo lasciavano in quella casa.

Immediatamente è scattato l’allarme. La donna, sotto choc per quelle confidenze ricevute dal nipote, ha avvisato i genitori. E a quel punto è scattata la denuncia. I carabinieri hanno informato la Procura della Repubblica di Sassari e il sostituto procuratore Ermanno Cattaneo ha aperto un’inchiesta e ha iscritto l’anziano nel registro degli indagati. Il ragazzino è stato ascoltato a lungo durante l’incidente probatorio davanti al gip. Ha confermato le accuse, ha dato riferimenti precisi che hanno convinto il pubblico ministero Cattaneo a chiedere il rinvio a giudizio dell’imputato e il giudice ad accordarlo.

I familiari della persona offesa si sono costituiti parti civili con l’avvocato Antonella Chirigoni che li ha assistiti in tutte le fasi delle indagini preliminari e durante l’incidente probatorio. Sarà ora il processo a ricostruire la verità. Ed è il dibattimento davanti a un collegio di tre giudici la strada scelta dall’imputato, difeso dall’avvocato Maria Claudia Pinna, per dimostrare la propria innocenza. Sicuro di poter provare in aula di non aver mai fatto del male al nipote.

Dall’altra parte ci sono i racconti di un bambino che oggi ha 15 anni e che nel resoconto di quel periodo tormentato non ha mai fatto un passo indietro.

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