Sassari si spopola, ecco il numero di abitanti quartiere per quartiere
In cinque anni persi 5mila residenti, e le borgate spariscono. L’assessore Giuseppe Masala: «Uno stimolo per creare una città più accogliente»
Sassari L’inverno demografico picchia duro: la città nel 2024 scende a 120.497 residenti, quasi cinquemila in meno in cinque anni, e la soglia dei 100mila abitanti potrebbe essere superata al ribasso già nel 2042.
Il report È quanto emerge dal report curato dal responsabile del Servizio statistica e controllo di gestione Giuseppe Medda, presentato venerdì nella Prima commissione consiliare. A frenare la caduta è soltanto l’apporto migratorio estero: emblematico il Centro storico, dove gli stranieri rappresentano il 25,3 per cento dei residenti. Che mitigano un saldo naturale fortemente negativo: 804 nati contro 1.422 morti.
Erosione Una erosione nel centro e nelle periferie, e che diventa drammatica nelle borgate, alcune delle quali vicine all’estinzione. «Nascono meno bambini, i giovani si spostano e le nostre borgate si svuotano lentamente. È una questione di opportunità: se i servizi restano concentrati in città, le famiglie scelgono di non vivere nelle frazioni. Serve una strategia semplice ma concreta: digitale, mobilità e servizi di prossimità, internet veloce ovunque, coworking e incubatori nelle borgate, trasporti affidabili e accesso a sanità e scuola. Dobbiamo costruire una Sassari policentrica: vivere fuori dal centro non deve significare essere tagliati fuori», ha sottolineato il presidente della commissione Stefano Manai.
L’assessore Sui numeri è intervenuto l’assessore alla Transizione digitale e innovazione Giuseppe Masala. «Come amministrazione non possiamo rimanere inermi di fronte a questi numeri. Stiamo lavorando su diverse linee di intervento: rendere Sassari più attrattiva per le giovani coppie e le famiglie con politiche abitative accessibili e servizi all’infanzia potenziati. In secondo luogo, valorizzare il Centro storico, che già oggi mostra segnali positivi con un saldo demografico in crescita, come modello da replicare in altri quartieri. Puntiamo inoltre sulla digitalizzazione e l’innovazione per attrarre nuove imprese e creare opportunità lavorative qualificate che trattengano i nostri giovani».
«La transizione digitale – ha spiegato – non è solo tecnologia, ma uno strumento per costruire una città più vivibile, efficiente e competitiva. Infine, dobbiamo valorizzare la ricchezza della nostra comunità multiculturale: il 25 per cento della popolazione del Centro storico è di origine straniera, un capitale umano che può contribuire al rilancio demografico ed economico della città. Questi dati non sono una condanna, ma uno stimolo ad agire con determinazione», ha concluso.
I quartieri Nel dettaglio dei quartieri, il Centro storico–Santa Maria si conferma l’area più dinamica: chiude il 2024 con 9.072 residenti, 107 in più rispetto all’anno precedente, e con un’incidenza di stranieri del 25,3 per cento. È il segno che l’arrivo di nuove famiglie dall’estero sta contribuendo a ripopolare il cuore della città, dove il saldo migratorio è positivo e compensa ampiamente il deficit di nascite. Tra le comunità più numerose figurano quelle provenienti da Senegal, Romania, Nigeria, Cina e Ucraina, che insieme rappresentano oltre la metà dei cittadini stranieri presenti in centro. La loro presenza rende il quartiere più giovane e vitale, ma impone anche un impegno costante sul piano dell’integrazione, dei servizi sociali e della convivenza, temi su cui il Comune è chiamato a costruire strategie di lungo periodo. Lieve incremento anche nelle zone di viale Italia-via Napoli, che contano 8.862 abitanti, e nell’area Ottocentesca–San Giuseppe, che si attesta a 5.134 residenti. Stabili i grandi quartieri residenziali come Sacro Cuore-Monterosello, con 13.704 abitanti, e Latte Dolce-Santa Maria di Pisa, che ne conta 7.874. Più marcati invece i cali nelle aree semicentrali e periferiche: via Oriani-Prunizzedda scende a 10.939, Luna e Sole-Monte Bianchinu si ferma a 7.810, mentre Carbonazzi registra 5.666 residenti e Monserrato-Rosselli 3.935. A sud e a est del perimetro urbano i dati restano negativi: San Giovanni-Villa Gorizia cala a 5.289 abitanti, Sant’Orsola-Zuari a 6.764, Sassari 2-San Camillo a 6.849. Più contenuto il dato nelle aree di Ottava-Badde Longa, con 4.037 abitanti, e Piandanna-Gioscari, che non raggiunge i duemila. Nella zona industriale di viale Porto Torres-Predda Niedda restano poco meno di 1.900 persone.
Le borgate Ancora più evidente il calo nelle borgate, dove lo spopolamento continua inesorabile. Ottava continua a essere la più popolosa con 2.304 residenti, seguita da San Giovanni con 2.969 e Bancali con 1.343. Tutte le altre località della Nurra e delle campagne sassaresi presentano numeri molto bassi: Palmadula conta 338 abitanti, La Landrigga 348, La Corte 136, Rumanedda 329, mentre piccoli nuclei come Canaglia, Baratz o La Muntagna non superano la ventina di residenti. Nel complesso, dal report emerge che l’aggregato delle borgate e delle case sparse totalizza 3.420 abitanti, una popolazione sempre più ridotta che riflette la difficoltà dei territori rurali nel trattenere giovani e famiglie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
