Lungo viaggio dall’Alaska a Sennori per ammirare le domus de Janas
L’entusiasmo dello scrittore americano Geo Beach e di sua moglie Sydney
Sennori Dall'Alaska a Sennori e Porto Torres per visitare le domus de Janas dell'Orto del Beneficio Parrocchiale e di Su Crucifissu Mannu. Lo scrittore e giornalista americano Geo Beach (68 anni) e sua moglie infermiera Sydney Webb (di 63) hanno percorso 7.500 chilometri di volo dalla piccola cittadina marittima di Homer (5.700 abitanti), con l'Atlantico da attraversare, per assaporare la storia e la vista di una delle 17 “Case delle fate” sarde, dichiarate il 12 luglio scorso Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Un gioiello archeologico che sorge in pieno centro abitato, in via Brigata Sassari accanto a una chiesa, che gli esperti pensano appartenga alla Cultura di Ozieri, ovvero al neolitico finale (4000-3500 A.C). «Prima abbiamo visitato il complesso nuragico di Barumini ed altri siti – precisa Sidney, che vive col marito in Alaska da tempo ma che è nativa di San Diego, California –. Della domus de Janas di Sennori e delle altre abbiamo saputo da un articolo apparso nelle pagine web della BBC. Siamo rimasti affascinati e abbiamo quindi deciso di recarci in questo territorio che i sardi chiamano Romangia. Siamo stati accolti benissimo: dalla gente e dall'amministrazione comunale. Siete molto ospitali, ma per noi era solo una conferma: lo sapevamo già».
Ad accompagnare i due coniugi l'assessore con delega all'Archeologia Michele Soggia e l’assessora alla Cultura Elena Cornalis. «Sono venuti a trovarci in Comune con estrema educazione – dice quest'ultima – e abbiamo trascorso insieme alcune ore. Per noi è stata una grande soddisfazione. Il riconoscimento delle domus Janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale a patrimonio dell'Unesco comincia quindi a dare i suoi frutti e testimonia che la Sardegna ha grandi potenzialità anche nel circuito archeologico, che può estendersi tutto l'anno. I coniugi inoltre nelle vicinanze – conclude l'assessora – hanno già visitato il sito archeologico di Crocifissu Mannu di Porto Torres».
«Due persone speciali e di grande compagnia – commenta invece Michele Soggia –. Ci hanno assicurato che torneranno. Lo farà per la prima volta anche la loro figlia Isabel, 27 anni, archeologa, ora impegnata in uno studio sugli indiani d'America all'Università».
Viaggio futuro confermato anche da Geo, che invece è nativo di Boston. «Abbiamo parlato Isabel e l'altra nostra figlia Miranda di questi tesori affascinanti – dice il giornalista americano –. Isabel quanto prima verrà in Sardegna e divulgherà della bellezza del sito anche ad altri colleghi».
Positivo il commento dell’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu. «La notizia dei turisti provenienti dall'Alaska non può che farci piacere . La Regione sta puntando molto anche sul mercato turistico americano, sensibile non solo alle nostre spiagge e al nostro mare, ma anche alla cultura e alla storia originale del nostro popolo». La necropoli a domus de Janas dell'Orto del Beneficio Parrocchiale è composta da due nuclei (unificati in momenti successivi alla prima costruzione) e 11 ambienti. L'ipogeo fu usato nei secoli anche per altri scopi, come cava di calcare e durante la seconda Guerra mondiale come ricovero. Il territorio di Sennori custodisce altre antiche testimonianze, come nuraghi monotorre e alcuni complessi.
