Ubriaco insultò la capotreno e i carabinieri: per lui lavori socialmente utili
La rabbia di un 46enne di Mores a bordo dell’Olbia-Cagliari era proseguita nella caserma dei carabinieri di Ozieri
Sassari Un anno di lavori socialmente utili in un’associazione che si occupa di persone con disabilità. Il giudice Sara Pelicci ha accolto la richiesta di messa alla prova presentata dall’avvocato Antonio Secci, difensore di un 49enne di Mores protagonista di un grave episodio avvenuto nel 2023.
L’uomo era salito a bordo del treno partito da Olbia e diretto a Cagliari – con sosta programmata a Chilivani – completamente ubriaco. A tal punto che mentre il convoglio viaggiava sui binari aveva acceso una sigaretta e si era messo a fumare. Cosa ovviamente proibita sui mezzi pubblici. E infatti era scattato l’allarme che aveva richiamato l’attenzione della capotreno. La donna si era avvicinata al passeggero chiedendogli di spegnere la sigaretta e a quel punto era scoppiato un parapiglia. Perché quei rimproveri – arrivati per giunta da una donna in divisa – non erano stati graditi dall’uomo che per tutta risposta aveva cominciato a insultarla.
Erano quindi stati messi in allarme i carabinieri di Ozieri che erano intervenuti alla fermata di Chilivani. Ma l’uomo, per niente intimorito, ne aveva avuto anche per loro: spinte, parolacce, “offese all’onore e al prestigio dell’Arma”. Le cose non erano cambiate neppure in caserma dove l’imputato aveva continuato con gli insulti anche davanti al comandante della compagnia. “Domani leggerete tutto sui quotidiani nazionali – gli aveva detto – questo è un sequestro di persona”. Non voleva che i militari controllassero il suo borsello e li aveva strattonati nel tentativo di divincolarsi. All’interno erano stati trovati due coltelli da cucina e infatti, oltre ai reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, gli era stato contestato anche il porto di armi atte a offendere”.
