Cliniche, uffici e negozi in piazzale Segni a Sassari, il comune ha deciso: ecco cosa succederà
Polemiche in aula durante il voto per la maxi lottizzazione nell'area ex Luna Park, una parte del centrodestra vota con il Campo largo
Sassari Il consiglio comunale, nel corso di una seduta tesa che si è svolta questa mattina, mercoledì 26, ha votato sì al piano urbanistico attuativo privato per la realizzazione di una lottizzazione da 15mila metri quadri e 21mila metri cubi nell’area ex Luna Park di piazzale Segni.
Il progetto Presentato da Icort-Lombarda Costruzioni e Tilocca e realizzato dallo studio Solmona, il piano disegna il futuro di un lotto di pregio, su cui anni fa si era pensato di realizzare il nuovo palazzetto. L’area Un’area privata di vari proprietari (una minima parte non ha aderito al Pua) con qualificazione urbanistica “G” che permette la costruzione di cubature destinare a strutture commerciali, direzionali (uffici pubblici e privati) e sanitarie. Nel progetto, che non entra nel dettaglio delle destinazioni finali che saranno “decise” dal mercato, sono previsti tre edifici, di altezza massima di sei metri. Il primo, di circa 1.580 metri cubi sarà sul lato dello studio Urigo e potrebbe ospitare un ristorante (si parla di un interessamento di alcuni grandi marchi). Il secondo, sul lato Palazzetto, di circa 8.900 metri cubi, sarà destinato a una media struttura di vendita, probabilmente un supermercato. Il terzo fabbricato, di 10.500 metri cubi, sul lato di via Nenni, non prevede invece destinazioni commerciali e sarà riservato a uffici, pubblici o privati, o più probabilmente a cliniche mediche. Una fascia al confine con il Palaserradimigni di circa 1400 metri quadri sarà invece ceduta al Comune. Lì sarà realizzata una zona verde, con un investimento di 225mila euro a carico dei privati. Il complesso sarà dotato di una strada di accesso e una di uscita su piazzale Segni.
Il voto La pratica è stata approvata a larghissima maggioranza. Hanno votato sì i consiglieri di maggioranza e quelli del centrodestra e civici, gli unici no sono arrivati da Vanni Azzena (Forza Italia) e Mariano Brianda (Costituente). Diversi i momenti caldi nel corso del dibattito, che racconteremo nel dettaglio sul quotidiano in edicola e nell'edizione digitale del 27 novembre.
