La rinascita, fotovoltaico e idrogeno nell’ex cementificio alle porte di Sassari: i dettagli del progetto
Firmato il protocollo d’intesa fra i sindaci Federico Tolu (Muros), Pasquale Lubinu (Ossi) e l’amministratore delegato di Roncello Capital Antonio Sala
Muros Un progetto di riqualificazione e produzione energetica in uno dei simboli del passato industriale del Nord-ovest, l’ex cementificio di Scala di Giocca con le due cave di Cane Chervu (in agro di Muros) e Su Padru (territorio di Ossi).
Il piano – al centro di un protocollo d’intesa firmato ieri a Muros dai sindaci dei due centri Federico Tolu e Pasquale Lubinu e dall’amministratore delegato della società proponente, la Roncello Capital srl Antonio Sala – si articola in due fasi. La prima, che scatterà a gennaio con le prime istanze autorizzative, riguarda le due cave e prevede l’installazione di impianti fotovoltaici e di produzione di idrogeno oltre che di aree dedicate al turismo e al tempo libero. La seconda partirà solo dopo il completamento della prima fase ed è quella più d’impatto, perché riguarda l’impianto Italcementi di Scala di Giocca, chiuso dal 2010. Potrebbe ospitare un data center, aree dedicate alla conservazione di quei dati che rappresentano il petrolio della rivoluzione digitale in corso.
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