Il racconto di una commessa: «Pagata solo 3,50 euro l’ora per lavorare nei festivi»
Una dipendente svela il dietro le quinte dei negozi sempre aperti, anche a Capodanno e Ferragosto
Sassari «Inizio col dire che lavoro nel commercio e sinceramente mi ritrovo a lavorare domeniche e festivi pur non avendoli in contratto. Tutto questo per essere pagata a ora 3,50 con recupero stando a casa», esordisce così uno dei messaggi arrivati nel corso del sondaggio de La Nuova Sardegna lanciato ai lettori sul dibattito tra aperture e chiusure dei negozi nei giorni festivi. A scrivere è una lavoratrice, favorevole alle chiusure: «Sapete si fa facile a parlare quando non ci si è dentro, paragonare il lavoro di un commesso a un medico o alle forze armate è un paradosso che non regge. Loro non sono sottopagati e in ogni caso hanno due giorni di riposo (retribuiti) e restano a casa», spiega. E ancora: «Capisco che si voglia dare il servizio, il Comune o chi per esso potrebbe buttare giù un calendario a turnazione e aprire solo un centro commerciale alla domenica e ai festivi. Ci sta che a dicembre tutto resti aperto essendo il mese più “forte” dell’anno, e in ogni caso io per quanto mi riguarda sono favorevole alle chiusure domenicali e festive».