Olbia, il sindaco Nizzi vieta le arrampicate su Tavolara: «Troppi pericoli»
Il primo cittadino firma l’ordinanza: «Tuteliamo le persone e il nostro patrimonio naturalistico»
Olbia La vetta potrà essere raggiunta solo con lo sguardo. Niente più arrampicate sulle falesie a picco sul mare o escursioni che culminano con spettacolari vie ferrate sulle pareti calcaree. Il sindaco Settimo Nizzi vieta ogni attività di questo tipo su Tavolara. Una decisione che arriva dopo l’ultimo incidente avvenuto sull’isola al largo di Olbia, quando, per il recupero di una escursionista con un trauma alla caviglia, è stato necessario un massiccio intervento da parte dei soccorritori. Per il sindaco Nizzi, arrampicate e vie ferrate rappresentano un pericolo per le persone. E così arriva una ordinanza. Una mossa, quella del primo cittadino, che farà sicuramente discutere. Da anni, infatti, l’isola di Tavolara è meta di escursionisti provenienti da ogni angolo del mondo. E non sono neanche poche le guide ambientali escursionistiche che, per lavoro, organizzano tour fino alla vetta dell’isola con l’ausilio di imbraghi e moschettoni. Da ora in poi, tutto questo, non sarà più possibile. Altrimenti si rischia una multa che va da 25 a 500 euro.
Il no di Nizzi. L’ordinanza è stata firmata e il sindaco Nizzi la motiva così: «Troppe volte abbiamo assistito ad attività sportive su Tavolara svolte da persone non preparate e con un’attrezzatura non adeguata. Il risultato è stato un numero significativo di incidenti che hanno messo in grave pericolo la vita degli escursionisti. La bellezza dei luoghi e il panorama mozzafiato del quale si gode dalla vetta dell’isola invitano anche individui privi della necessaria esperienza e capacità psicofisica a raggiungere la cima. È nostro preciso dovere tutelare l’incolumità delle persone. Dopo un’accurata analisi della pericolosità del luogo e degli incidenti avvenuti, abbiamo deciso di adottare l’ordinanza che vieta di svolgere questo tipo di attività a Tavolara, se non ai soggetti in possesso della qualifica di guida alpina e della specializzazione di arrampicata sportiva, esclusivamente a scopo di studio e scientifico. Il provvedimento è stato adottato anche al fine di tutelare il nostro patrimonio naturalistico e culturale». Solo guide alpine e professionisti dell’arrampicata sportiva. Tagliate fuori, dunque, le guide ambientali escursionistiche, che sono quelle che operano di più. «L’amministrazione ha accuratamente valutato i rischi – sottolineano dal Comune –. Si sono studiate le condizioni di pericolo di frana rilevabili a Tavolara: emergono gradi di pericolosità elevati (Hg3) e molto elevati (Hg4) in tutte le pendici. Anche le analisi della carte del Pai, così come approvate dalla Regione Sardegna e pubblicate sul Buras numero 1 del 2 gennaio 2025, evidenziano una diffusa presenza di frane attive sull’isola, e, più in generale, una diffusa suscettività a fenomeni franosi».
L’ultimo incidente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta lo scorso 3 maggio. «L’ultimo incidente in ordine di tempo è avvenuto pochi giorni fa, quando una escursionista ha subito un infortunio mentre percorreva la Ferrata degli Angeli – spiega Nizzi –. A causa della particolare conformazione del luogo, impervio e a quota elevata, le operazioni di soccorso hanno impegnato 14 tecnici del Soccorso alpino delle stazioni di Olbia, Sassari e Nuoro, una motovedetta della Capitaneria di porto e una equipe medica giunta con l’elisoccorso Areus di base ad Alghero. Se pensiamo che d’estate ci sarà un grande incremento delle presenze turistiche, escursionisti della domenica inclusi, le criticità per quanto concerne i soccorsi andrebbero ad aggravarsi e le persone da aiutare potrebbero trovarsi in maggiore difficoltà».