Giallo di Bados: la spiaggia è libera, si attende l’analisi sui brandelli di carne
La Procura di Tempio porta avanti l’inchiesta sui resti organici trasportati dal mare
Olbia Passato lo choc tra i bagnanti in spiaggia, potrebbe arrivare già domani, 14 luglio, la soluzione del giallo di Bados, cioè l’origine dei numerosi brandelli di carne e tessuto organico che sabato mattina, 12 luglio, sono stati trasportati direttamente dal mare sugli scoglietti alla fine della spiaggia.
La Procura di Tempio ha disposto il sequestro dei resti che sono stati immediatamente conservati in un contenitore frigorifero a disposizione per le analisi scientifiche affidate dal magistrato a un medico legale. Nel frattempo l’area del ritrovamento (un piccolo tratto di spiaggia) è di nuovo sgombera e sono stati rimossi i nastri che impedivano l’accesso ai bagnanti.
Insomma, a Bados è ripresa la vita normale e di quegli inquietanti brandelli di carne resta soltanto il ricordo. A dare l’allarme sabato mattina era stata una bagnante in spiaggia. La donna, non poco impaurita, aveva richiesto l'intervento delle forze dell'ordine perché su una porzione di arenile si erano depositati dei resti organici, di dubbia origine, forse umana o forse animale. Tutto da verificare, ma nel frattempo mille ipotesi hanno cominciato a balenare nella mente dei bagnanti. Sul posto la guardia costiera, la polizia di Stato e gli uomini della scientifica. Sul posto anche il dirigente veterinario del servizio di igiene degli alimenti di origine animale, Antongiulio Tempesta, per una prima valutazione dei resti ritrovati. Quindi l’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura di tempio che ha disposto il sequestro del materiale e la delimitazione dell’area in modo che nessun bagnante potesse avvicinarsi. Ieri la situazione è ritornata alla normalità , ma per la soluzione del giallo si dovrà aspettare ancora.