Sassari, aggressione e rapina al B&B: condannato 26enne
Subito dopo aveva aggredito gli agenti della squadra volante
Sassari Era rientrato nella hall di un B&B del centro di Sassari a tarda sera, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo e pochi istanti dopo si era scagliato contro un dipendente della struttura, deciso a impossessarsi dell’incasso. Una rapina fulminea e maldestra, seguita da un’aggressione agli agenti della squadra volante intervenuti per fermarlo dopo la richiesta d intervento giunta al 113.
Si è conclusa con una condanna a due anni e otto mesi di reclusione la vicenda giudiziaria di un 26enne originario di Alghero, arrestato il 28 ottobre 2024 a Sassari dopo una serata da dimenticare. La sentenza è stata pronunciata nei giorni scorsi dal giudice per l’udienza preliminare Gian Paolo Piana, che ha accolto solo in parte la richiesta di condanna del pm, che aveva sollecitato una pena ben più pesante, di quattro anni e otto mesi.
Il difensore dell’imputato l’avvocato Letizia Doppiu Anfossi ha sostenuto che il suo cliente non fosse nelle condizioni di commettere una rapina, a causa dell’assunzione di alcol e che il fatto che dopo l’aggressione al dipendente fosse rientrato nella sua stanza del B&B e non fosse fuggito, costituisce proprio la prova che non ci fu la volontà di mettere a segno un colpo nella struttura in cui stava alloggiando.
I fatti si erano consumati in pochi minuti, ma con una violenza che aveva comunque lasciato il segno. Secondo la ricostruzione contenuta nel fascicolo d’indagine, quel pomeriggio il giovane si era presentato all’ingresso del bed and breakfast con modi apparentemente tranquilli. Ma quando la sera era rientrato per dormire, aveva improvvisamente aggredito il gestore della struttura, riuscendo a raggiungere la zona della reception dove si trovava il registratore di cassa.
A cercare di fermarlo era stato un dipendente, che si era trovato faccia a faccia con il 26enne. Era nata una colluttazione durante la quale il giovane aveva sferrato spinte e schiaffi, provocando all’uomo graffi sul dorso della mano e sull’avambraccio, guaribili in cinque giorni. Subito dopo, si era impossessato di circa 350 euro in contanti, afferrandoli direttamente dalla cassa. Nel frattempo, era scattata la chiamata alla polizia. Sul posto era intervenuta in pochi minuti una pattuglia della Squadra Volante, ma il giovane non si era dato alla fuga. Al contrario, aveva alzato ulteriormente il livello dello scontro, scagliandosi anche contro gli agenti, minacciandoli e tentando di colpirli con calci e pugni. «Vi picchio tutti, vi mangio vivi», avrebbe urlato ai poliziotti che cercavano di bloccarlo.
Solo dopo una breve ma concitata fase di contenimento, l’uomo era stato immobilizzato, ammanettato e portato in questura. Nei suoi confronti erano scattate le accuse di rapina e resistenza a pubblico ufficiale, aggravate dall’uso della violenza e dalle lesioni provocate al dipendente del B&B. Durante il processo, il giudice ha ritenuto valide le ricostruzioni dell’accusa, disponendo la condanna a due anni e otto mesi di reclusione.