La Nuova Sardegna

Olbia

La tragedia

Tempio, in migliaia per l’ultimo saluto a Gaia Costa: «Morte prematura e ingiusta»

Tempio, in migliaia per l’ultimo saluto a Gaia Costa: «Morte prematura e ingiusta»

Le parole del sindaco Gianni Addis e del parroco don Efisio Coni: «La vita è un mistero»

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Tempio La cattedrale piena, la folla sul sagrato. In migliaia hanno voluto dire addio a Gaia Costa, nel pomeriggio di oggi, 15 luglio, partecipando ai suoi funerali nel cuore di una città in lutto. A celebrare la messa, nell’ultimo saluto alla 24enne travolta sulle strisce pedonali a Porto Cervo, lo scorso martedì 8, è stato don Efisio Coni. «La morte di Gaia, all’uscita di una dalle sue mattinate di lavoro, a Porto Cervo, come babysitter, ci insegna che non sappiamo quanto la vita possa durare – ha detto il parroco –. Ma sappiamo che deve essere spesa senza rimandare al domani quello che si può fare oggi. Gaia amava la vita. E l’ha vissuta tutta, anche se breve, con la gioia, il dolore, le attese e le speranze».

Poi un riferimento all’incidente: «Oggi siamo presi dalla fretta e dal voler giungere dappertutto. Ma dobbiamo ricordarci che c’è sempre qualcun altro sulla nostra via, con la sua vita, con i suoi affetti e con il suo futuro». Durante la cerimonia è intervenuto anche il sindaco di Tempio, Gianni Addis. «Gaia era figlia della nostra comunità e la sua morte improvvisa ci ha lasciato sconvolti – ha detto il primo cittadino –. Una morte prematura, ingiusta e assurda che ha spezzato in un istante una vita appena sbocciata e che ha spento per sempre il sorriso luminoso della nostra giovanissima concittadina. Tutti piangiamo con sincera e profonda commozione una perdita irreparabile». 

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