Morte di Omar Masia, la Procura dispone gli accertamenti sul ponte
Saranno eseguiti il 7 novembre e riguarderanno il guard rail
Tempio La Procura di Tempio ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile sul ponte dal quale, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, è precipitata l’auto su cui viaggiavano Omar Masia, morto nell’incidente stradale, e i suoi quattro amici. La pm Sara Martino, titolare delle indagini, ha nominato l’ingegner Giovanni Lippi. L’accertamento si terrà il 7 novembre e riguarderà nello specifico il guard rail. Un parapetto composto da pochi tubi di ferro arrugginiti, sfondato dalla Bmw che aveva fatto un volo di una decina di metri. Saranno presenti gli avvocati Gerolamo Orecchioni e Giovanni Azzena, difensori del 25enne che era alla guida dell’auto, indagato per omicidio stradale e lesioni personali colpose (nei confronti degli altri giovani rimasti feriti). I legali, che avevano sollecitato l’accertamento alla Procura, nomineranno un proprio consulente. Nei giorni scorsi, il magistrato aveva disposto il sequestro del ponte, lungo la strada per l’Agnata, provvedimento eseguito dai carabinieri del nucleo radiomobile di Tempio. Il tema delle condizioni del ponte di Baldu, o meglio del vecchio parapetto, è emerso fin da subito dopo la tragedia. Omar Masia era morto sul colpo a causa delle lesioni riportate nell’impatto. Fatali quelle al collo. La famiglia è assistita dall’avvocato Nino Vargiu. (t.s.)
