Operaio morto all’ex bowling, in aula il fratello della vittima
La tragedia a Olbia nel 2022, era precipitato da 8 metri mentre lavorava sul tetto
Olbia Assane Kane era morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dopo un mese di agonia. Il 20 settembre 2022 era precipitato da un’altezza di otto metri mentre lavorava sul tetto dell’ex bowling (sulla strada provinciale Olbia Golfo Aranci), senza alcuna protezione. L’operaio, 54 anni, del Senegal, doveva pulire la grondaia ma era passato sul lucernaio in plexiglass che, sotto il peso dell’uomo, aveva ceduto facendolo precipitare violentemente a terra. Secondo la ricostruzione dei fatti – le indagini furono condotte dai carabinieri di Olbia e dallo Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl – Assane Kane doveva fare la pulizia delle grondaie, un lavoro che gli era stato commissionato dal proprietario dell’immobile, Giovanni Antonio Altana. L’uomo, difeso dall’avvocato Domenico Putzolu, è a processo per omicidio colposo.
Oggi 4 novembre la giudice Caterina Interlandi ha autorizzato l’ascolto in aula di una registrazione che il fratello della vittima aveva fatto durante una telefonata con l’imputato. Altana confermava che l’operaio lavorava per lui. Il testimone ha riferito di aver fatto quella registrazione perché voleva farla sentire al fratello, cosa che, purtroppo, non era avvenuta perché non si era mai svegliato dal coma. Il processo proseguirà a dicembre con l’esame dei testi della difesa. Subito dopo l’incidente sul lavoro, la Procura di Tempio aveva disposto il sequestro dello stabile, eseguito dai carabinieri. Lo Spresal aveva accertato che l’operaio senegalese stava lavorando senza protezioni e aveva segnalato all’Ispettorato del lavoro che non era assicurato. La famiglia della vittima è assistita dall’avvocato Giampaolo Murrighile. (t.s.)
