Dichiarò di aver lavorato 450 ore, il medico presunto assenteista pagherà 50 mila euro
La Corte dei conti ha calcolato i compensi percepiti indebitamente quando il professionista era in servizio di guardia ad Alà dei Sardi
Alà dei Sardi Dovrà risarcire quasi 50 mila euro alla Asl Gallura il medico presunto assenteista denunciato dai carabinieri e sospeso dall’esercizio della professione per un anno. Lo ha stabilito una sentenza della Corte dei conti, che ha calcolato i compensi percepiti indebitamente e anche il danno d’immagine subito dalla Asl Gallura.
Secondo l’accusa, Andrea Graziano Ruiu, 55 anni di Bitti, aveva dichiarato 456 ore di lavoro mai effettuate nella guardia medica di Alà dei Sardi ricevendo impropriamente compensi per quasi 11 mila e 500 euro. I carabinieri della compagna di Ozieri, sulla base delle ripetute segnalazioni da parte dei cittadini di Alà che trovavano sempre chiusa la guardia medica, avevano avviato una indagine già nel 2022. Due anni dopo, la denuncia del professionista e poi la sospensione per un anno dall’esercizio della professione.
Il provvedimento di sospensione, emesso dal gip del tribunale di Sassari, era stato notificato nel 2924 al professionista direttamente dal comandante della compagnia dei carabinieri di Ozieri, il maggiore Gabriele Tronca. Dopo le segnalazioni dei cittadini, costretti a cercare un medico nei paesi vicini, per oltre un anno i carabinieri hanno tenuto d’occhio il medico monitorando la sua effettiva presenza nelle giornate e negli orari nei quali egli sarebbe dovuto essere in turno, e i sospetti di assenteismo volontario sono stati confermati, e accertati a partire dal luglio 2022.
L’indagine è quindi proseguita da parte del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Ozieri, che oltre ad aver riscontrato le numerose assenze avevano anche accertato che il medico assenteista aveva falsamente attestato la propria presenza in servizio nella Asl Gallura e aveva ricevuto gli oltre 11mila euro di compensi, versati sul suo conto corrente da Ares, anche per le 456 ore di servizio in realtà mai effettuate, distribuite in oltre trenta giorni di lavoro. Chiusa l’indagine da parte dei carabinieri di Alà e Ozieri, il gip ha deciso la sospensione immediata: una misura cautelare decisa «allo scopo di interrompere definitivamente la gravissima condotta delittuosa posta ancora in essere da parte dell’indagato e comminatagli nella sua misura massima». Aspettando l’esito dell’inchiesta penale, nel frattempo è arrivato il provvedimento della Corte dei conti.
