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Cambio alla guida di dodici parrocchie: ecco tutti i nuovi sacerdoti della Diocesi di Oristano

di Mario Girau
Cambio alla guida di dodici parrocchie: ecco tutti i nuovi sacerdoti della Diocesi di Oristano

Da settembre vortice di cambi tra partenze e arrivi, l’arcivescovo: «Siamo una Chiesa in cammino»

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Oristano Dal prossimo settembre dodici parrocchie cambieranno la loro guida. Sono otto i sacerdoti interessati, alcuni destinati a un incarico che durerà nove anni. Sette invece avranno un ruolo che potrebbe essere provvisorio in quanto nominati amministratori parrocchiali in attesa che il vescovo designi il parroco definitivo. Nomine e trasferimenti del clero è l’esercizio di governo più difficile per il vescovo, spesso in grave difficoltà, per la quadratura di un cerchio condizionato da molti fattori: numero ridotto di presbiteri, età media sempre più alta del clero, scarsissimo numero di vocazioni, desiderio di assicurare alle comunità la celebrazione dei sacramenti, esigenze personali.

Monsignor Roberto Carboni domani volerà in Perù, insieme a don Maurizio Spanu, direttore della Caritas e cappellano del carcere di Massama e col seminarista Matteo Lutzu, e sarà ospite della diocesi di Sicuani dove da venticinque anni opera don Luciano Ibba (nella foto), sacerdote fidei donum della Chiesa arborense.

Prima di partire l’arcivescovo ha accompagnato le nomine con una lunga lettera di considerazioni, documento che contiene il suo vademecum pastorale: «Avere a cuore la propria comunità parrocchiale non può trasformarsi in un muro che ci rinchiude in noi stessi. Lo sforzo di creare collaborazione, condivisione di progetti e anche spesso di dover condividere lo stesso sacerdote con altre comunità, ci deve aiutare a pensarci come una Chiesa in cammino».

I parroci cambiano, la parrocchia in tutte le sue componenti invece resta e prosegue il suo cammino. «In questo i laici hanno un ruolo importante. Delegare tutto al parroco potrebbe sembrare – aggiunge il presule arborense – più facile, in realtà potrebbe mortificare la vocazione di ciascuno», dice monsignor Carboni rivolto ai presbiteri: «Le donne e gli uomini del nostro tempo ci chiedono di mostrargli Cristo con la nostra vita. Urge cambiare mentalità sul modo di trattare i laici, passando dal considerarli collaboratori del clero a riconoscerli corresponsabili dell’essere e dell’agire della Chiesa».

Trasferimenti e nomine riguardano: don Ignazio Serra responsabile delle parrocchie dell’Immacolata Concezione a Barumini e di santa Teresa di Gesù a Gesturi; don Nicola Pinna parroco delle comunità di San Giorgio a Ruinas, Sant’Antonio a Villa Sant’Antonio, San Lorenzo a Mogorella, e amministratore della parrocchia di San Sebastiano ad Assolo; don Adraka Stephen Ogua, amministratore di san Saturnino a Isili; padre Fabio Serra amministratore di San Giovanni Battista ad Asuni e conserva l’incarico di parroco di Laconi; don Manolo Venturino, amministratore di Sant’Antioco a Palmas Arborea; don Giacomo Zichi, amministratore di Santa Sofia a San Vero Milis e conserva l’incarico di parroco di Bauladu e di Tramatza; don Alessandro Manunza, amministratore della parrocchia di sant’Antonio a Busachi e conserva l’incarico di parroco di Neoneli e di Ula Tirso; don Giovanni Marras, amministratore della parrocchia dello Spirito Santo ad Allai.

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