La Nuova Sardegna

Oristano

Spopolamento

Chiude l’ultimo market, incentivi per riportare i negozi in paese

di Maria Antonietta Cossu

	Il market di Norbello
Il market di Norbello

ll Comune studia le contromisure dopo la decisione di abbassare le serrande e di trasferire l’attività

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Norbello Avrebbe già solleticato la curiosità di più persone il pacchetto di incentivi e agevolazioni annunciato dall’amministrazione per incoraggiare gli operatori economici a investire in un’attività commerciale così da evitare l’impatto negativo della prolungata chiusura dell’unica rivendita di alimentari del paese. Anche se gli approcci dei potenziali candidati sono al momento limitati alla richiesta informale di ragguagli su termini e condizioni dell’intervento pubblico a favore dell’iniziativa privata, sono segnali che inducono chi amministra all’ottimismo. «Diverse persone hanno mostrato interesse verso la misura del Comune finalizzata alla riapertura di un market. Spero e penso che presto avremo novità», ha anticipato il sindaco Matteo Manca in una comunicazione ai cittadini.

Le forme di sostegno prospettate in precedenza sono state nel frattempo approvate dalla giunta comunale, che ha incaricato gli uffici competenti di predisporre gli atti necessari. L’esecutivo ha previsto in favore di chi avvierà una rivendita di generi alimentari e beni di prima necessità l’esenzione della Tari e l’erogazione di un contributo annuale dell’importo massimo di 5.000 euro a copertura dei costi di affitto eventualmente sostenuti per i locali commerciali. Agevolazione e contribuzione saranno garantite nei primi cinque anni di attività a patto che il beneficiario rispetti l’obbligo di mantenere in esercizio il punto vendita per almeno 36 mesi. Un eventuale accordo con l’ente locale impegnerà l’altra parte anche alla cura e al decoro dell’area esterna prospiciente il negozio. Riguardo all’individuazione dell’operatore, nell’atto d’indirizzo dato dalla giunta si legge: «Sarà considerato beneficiario del contributo il primo soggetto che presenterà formale richiesta al Protocollo comunale dimostrando di aver avviato l’attività nei modi e nei tempi previsti».

Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi, il Comune sta cominciando a incassare le prime adesioni alla richiesta di collaborazione che ha rivolto agli operatori commerciali locali e dei centri vicini nell’intento di limitare i disagi ai residenti. L’appello è stato raccolto dal titolare della macelleria di Norbello e dal rivenditore di frutta e verdura, che si sono resi disponibili, rispettivamente, a trattare beni di prima necessità nel proprio negozio e a fare consegne a domicilio. Inoltre, i titolari di due market di Ghilarza e Abbasanta, tra cui l’esercente prossimo al trasloco, hanno accettato la proposta di consegnare la spesa a domicilio ai clienti del paese.

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