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Peste suina via dall’isola, sindaci e allevatori esultano: «Ora rilanciamo il comparto»

di Federico Spano
Peste suina in Sardegna maiali al pascolo brado
Peste suina in Sardegna maiali al pascolo brado

Coldiretti: maggiore attenzione sui controlli delle merci in arrivo

20 settembre 2024
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Sassari L’Unione Europea ha dichiarato ufficialmente eradicata la peste suina africana in Sardegna, eliminando gli ultimi vincoli rimasti. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione nell’isola. Esultano i sindaci, ma esultano soprattutto le aziende suinicole. Dopo 40 anni, finalmente la Sardegna potrà esportare carne di suino e i suoi derivati senza alcuna limitazione.

La sindaca di Fonni e presidente dell’Anci Sardegna, Daniela Falconi, che esprime la sua soddisfazione con un lungo post su Facebook. «Se col pulsante di Facebook “cerca” si fa una ricerca nella mia bacheca scrivendo “peste suina” non ho nessun dubbio che appariranno decine e decine di post, commenti, riflessioni. Ho partecipato a decine di incontri sia da produttrice che da delegata in Sardegna per il mio settore imprenditoriale. Ho incontrato in vent’anni sindaci, assessori, consiglieri regionali, produttori, allevatori. Ho partecipato a manifestazioni pubbliche, trasmissioni televisive e riunioni operative per trovare una soluzione. E poi c’è tutto l’aspetto “lavorativo” del problema. Che era ciò che ci faceva disperare di più. Un settore bloccato per anni, possibilità di sviluppo perse per migliaia di allevatori e trasformatori. Anni di certificati sanitari, blocchi, cartelli da appestati ai porti e aeroporti. Ho sempre e ovunque definito la peste suina un problema sociale, prima che un problema sanitario. Io credo che chiunque debba riconoscere che tutto questo è stato possibile grazie al lavoro portato avanti con una determinazione senza precedenti dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru, dall’assessore Luigi Arru e dallo staff che loro hanno messo in piedi in quegli anni. Ora mi auguro che davvero si mettano in piedi le politiche per rilanciare un comparto che può davvero essere decisivo per l’allevamento, specie nei territori di montagna».

Dello stesso avviso la sindaca di Dorgali, Angela Testone: «Si tratta di un risultato eccellente. Per le nostre aziende ora si aprono nuove opportunità. Sapere di poter vendere anche fuori dalla Sardegna incoraggia gli allevatori, incoraggia tutti». Il presidente di Coldiretti, Battista Cualbu, nonha dubbi. Uno dei meriti di questo risultato storico va agli allevatori: «Hanno sempre rispettato la sicurezza nei loro allevamenti e che nonostante l'embargo, hanno continuato a fare attività e lavorare con grandissime difficoltà. Adesso però serve attenzione sulle carni suine che arrivano in Sardegna dal continente perché constatiamo che al momento le stesse restrizioni, rigidità e controlli adottati per la Sardegna non si stanno mettendo in campo per le carni in arrivo dalle altre regioni».

Il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, aggiunge: «Adesso possiamo mettere in campo tutte le azioni per accompagnare le nostre aziende in un percorso di crescita come stiamo già facendo con alcuni importanti progetti come quello sul maialetto Igp e l'istituzione del comitato».

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