Il disegno di legge sulla Sanità comincia l’iter in commissione
L’assessore Bartolazzi: «Abbiamo toccato il fondo e non si può che migliorare»
Cagliari Con l’audizione dell’assessore Armando Bartolazzi la commissione Sanità ha iniziato questa mattina, 8 gennaio, l’esame del DL 40, il testo della Giunta che prevede una ipotesi di riorganizzazione del servizio sanitario della Sardegna.
«È una riforma marcatamente funzionale – ha detto l’assessore – che nasce dalla raccolta dei dati che ho messo insieme sentendo i sindaci, gli stakeholders, i sindacati. Abbiamo idea delle criticità ma partendo da un punto di vista tecnico operativo chiediamo impegno a tutto il Consiglio, perché la Sanità è di tutti. Ho riscontrato nella Sanità sarda molta disorganizzazione nella erogazione dei servizi ma è superabile. Siamo ultimi in Italia per quanto riguarda l’erogazione dei Lea, a fronte di notevoli risorse economiche a disposizione. Ho constatato che il territorio non parla con gli ospedali e le aziende ospedaliere. Abbiamo toccato il fondo e non si può che migliorare. C’è poi il problema della eterna frammentazione delle risorse umane in formazione: ci servono pediatri e medici di emergenza urgenza e invece sforniamo dermatologi, che ci servono meno».
E ancora, per Bartolazzi «ogni ospedale deve avere una missione coerente rispetto al suo territorio di riferimento e accade invece che manchi la geriatria in territori dove abbondano gli ultranovantenni. Il nostro disegno di legge cerca di correggere queste criticità. Ma è uno scheletro che deve essere opportunamente emendato. Puntiamo a tre centri regionali per la prevenzione, la riabilitazione e le malattie mentali. Riteniamo che questa scelta avrà un impatto notevole, anche rispetto all’abbattimento delle liste d’attesa e sarà efficace: se presi per tempo molti tumori possono guarire».
L’assessore è favorevole «all’annessione del Microcitemico al Brotzu, per realizzare un ospedale sardo dei bambini. Sulle malattie rare la Sardegna può fare purtroppo da driver europeo, abbiamo casistiche per gli studi genetici di valore internazionale e scienziati di livello mondiale che non sono valorizzati». Sempre sul fronte degli accorpamenti, Bartolazzi ha segnalato l’esigenza che «il Marino di Alghero ricada nella Asl 1 di Sassari». Sul commissariamento delle direzioni generali delle aziende sanitarie ha detto: «È funzionale ai miglioramenti che prevediamo e si farà se ce ne saranno i presupposti. E se ci saranno professionisti disposti a prendersi in carico un progetto difficile come questo».