La Nuova Sardegna

La difesa

Il racconto dell’uomo che ha accoltellato la moglie del nipote: «È caduta sulla lama»

di Nadia Cossu
Il racconto dell’uomo che ha accoltellato la moglie del nipote: «È caduta sulla lama»

Domenico Ottomano ha chiamato i soccorsi e si trova in cella: è accusato di tentato omicidio

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari «Venite, mia nipote si è fatta male con un coltello». Ha detto alla centrale operativa della questura dove si trovava e dopo pochi minuti è stato raggiunto da una pattuglia. Domenico Ottomano (assistito dall’avvocato Letizia Forma) ha giurato alla polizia e alla pm Elisa Succu che lo interrogavano di non esser stato lui ad accoltellare la moglie di suo nipote: «Lo aveva lei il coltello, io ho cercato di toglierglielo dalle mani». E in quelle fasi concitate, stando alla sua versione, ci sarebbe stata una colluttazione, la donna sarebbe caduta e la lama le si sarebbe conficcata in profondità nella schiena: «Ho estratto il coltello e l’ho scagliato per terra, per questo si è rotto».

Una versione ritenuta poco credibile dagli inquirenti che ora avvieranno tutte le indagini necessarie per accertare la dinamica. E proprio l’esame del coltello potrebbe rappresentare uno degli elementi decisivi: perché se non risulteranno impronte della donna sul manico, il racconto di Ottomano cadrà. L’uomo, un passato difficile in Puglia, pare che fosse arrivato a Sassari lo scorso luglio proprio per allontanarsi da certi ambienti poco raccomandabili nei quali evidentemente era finito. Non voleva più guai e il nipote si sarebbe offerto di dargli ospitalità.

In quell’abitazione nella strada vicinale di Cabu d’Ispiga che, sempre stando al racconto dell’indagato, sarebbe stata in condizioni parecchio precarie: «Più dignitoso fare il barbone che vivere lì dentro» avrebbe ripetuto più volte ieri. Per questo quando la moglie di suo nipote, a settembre, ha iniziato a chiedergli un contributo per l’affitto, lui ha subito protestato. Togliere 150 euro (questa sarebbe stata la richiesta di denaro da parte della donna) e i soldi delle bollette da una piccola pensione di 340 euro – che Ottomano percepiva – gli era parso troppo. Ed erano iniziate le discussioni. Liti verbali e rifiuti che avevano contribuito a rendere quella convivenza sempre più tesa, giorno dopo giorno. Fino a ieri pomeriggio, 20 gennaio, quando la cinquantenne gli avrebbe intimato di andarsene, qualora non avesse pagato quanto gli chiedeva. E a quel punto lui – che a Sassari aveva pure preso la residenza – si sarebbe infuriato. «Mi avete fatto trasferire qui e ora tu mi mandi via?».

In questo contesto sarebbe maturato l’accoltellamento, al di là di responsabilità su chi tenesse per primo l’arma in mano. Di certo sul corpo del 55enne non ci sarebbe neppure un graffio, e anche questo potrebbe far vacillare il suo racconto. D’altra parte, però, la non volontà di scappare e la chiamata alla polizia potrebbero far pensare a un pentimento, qualora venisse accertato che sia stato lui a conficcare la lama di quel coltellaccio sulla schiena della donna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La difesa

Il racconto dell’uomo che ha accoltellato la moglie del nipote: «È caduta sulla lama»

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative